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Associazione a delinquere confermata. Dentro il gruppo ultrà bianconero dei Drughi era presente questo tipo di aggregazione, protagonista di violenze private contro altri tifosi e di estorsioni di biglietti alla Juve. E' quanto ha sentenziato la corte d’Appello di Torino che ha confermato l’impianto accusatorio del pubblico ministero Chiara Maina, che aveva coordinato le indagini della Digos. 

I giudici di secondo grado, scrive il Corriere della Sera, non solo hanno confermato l’accusa di associazione a delinquere (per 4 ultra, prima volta in Italia), ma hanno pure riconosciuto un episodio di estorsione consumata, per cui c’era stata l’assoluzione in primo grado. Così sono arrivate pene aumentate: condanna di 8 anni di reclusione per Dino Mocciola, 4 anni e 7 mesi per Salvatore Cava, 4 anni e 6 mesi per Sergio Genre, 4 anni e 4 mesi per Umberto Toia, 3 anni e 11 mesi per Giuseppe Franzo. Le difese - tra cui gli avvocati Giuseppe Del Sorbo e Davide Richetta - faranno ricorso in Cassazione. Mentre la Juventus si era costituita parte civile insieme ad alcuni dipendenti ed ex dipendenti, assistiti dall’avvocato Luigi Chiappero.