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I granelli di sabbia dentro la clessidra sono ormai gli ultimi: c’è la possibilità di ribaltare il tavolo e darsi più tempo, oppure quella – adesso davvero concreta -, di osservare l’ultimo cadere sul fondo e decretare la fine dell’Allegri bis alla Juventus. Per questo, la partita di questa sera contro la Lazio assume i tratti di un vero e proprio spartiacque.
 
Un risultato negativo, nella sfida di questa sera, rischierebbe di dare un forte scossone alla già traballante panchina del tecnico livornese. L’esonero a stagione in corso non è un’ipotesi campata in aria, ma qualcosa di cui si discute, provando a immaginare come concludere la stagione per poi ripartire con un nuovo progetto sportivo. Non rientra nella tradizione Juventus? Vero. Ma non è da Juve fare 7 punti in 9 partite e il campanello d’allarme non può che tintinnare forte dalle parti della Continassa.


 

Esonero Allegri, cosa può succedere contro la Lazio

 
Abbiamo parlato di risultato negativo, ma sarebbe limitante ricondurre tutto al tabellino. Quello che spaventa maggiormente di questa Juventus è l’atteggiamento. Il contraccolpo di vedere sfumare il sogno scudetto è un fatto che si può capire, l’incapacità di reagire va oltre l’umana comprensione e la pazienza dei tifosi.
 
Contro la Lazio, già questa sera, si attende un cambio di marcia, di approccio, di volontà. Una squadra non diversa nel modulo o negli interpreti; ma differente nell’intenzione di aggredire partita e avversari. Una squadra che dimostri di aver compreso le difficoltà del periodo e che mandi un messaggio: ci siamo per il finale di stagione, ci siamo per la Coppa Italia ma, soprattutto, ci siamo per l’obiettivo Champions, vitale per il futuro del club.

In caso contrario, si valuterebbe con attenzione ogni misura possibile, anche quella shock, anche l’esonero a stagione in corso che, come detto, non è più un tabù.


 

Esonero Allegri, l’ipotesi traghettatore

 
Come vi abbiamo raccontato a più riprese, il candidato numero uno per sedere sulla panchina della Juventus, dal prossimo anno, rimane Thiago Motta. Ma che fare in caso di esonero a stagione in corso?
 
Si fa così concreta l’ipotesi di un traghettatore. Senza guardare troppo in là, la Juventus ha già in casa due tecnici che potrebbero comandare la nave negli ultimi mesi della stagione: Massimo Brambilla e Paolo Montero.
 
In particolare, il secondo ha caratteristiche che potrebbero venire incontro alle necessità del momento: è un motivatore, uno che ha la statura e la capacità di far comprendere a chi scende in campo cosa voglia dire indossare quelle strisce bianconere. Ha l’umiltà di saper ascoltare – e poi proporre in campo -, i consigli di chi lo circonda. L’uomo giusto al momento giusto? Se si cercasse un effetto shock, un’opzione che non si potrebbe non prendere in considerazione.