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Subisce gol, poi la recupera, rimonta e di nuovo crolla.   E' una "'pazza" Juventus quella vista con l'Atalanta, ovvero tutto quello che Massimiliano Allegri non vuole. Ed è soprattutto una Juventus che  ha subito l'ottavo gol nelle ultime quattro partite e che non tiene la porta inviolata da metà gennaio (Lecce-Juventus). Sembra strano pensare che sia il tecnico livornese a guidare una squadra con questi numeri.

Errori di reparto, come quello che permette a Koopmeiners di segnare il secondo gol della giornata. Errori individuali e disattenzioni poco spiegabili, come quella che porta l'Atalanta in vantaggio. "Stiamo prendendo troppi gol" aveva detto Szczesny nel pre partita. Ecco, la consapevolezza c'è, ma la soluzione la Juve non la sta trovando, né tanto meno Allegri. 

Viene da chiedersi allora cosa rimane del lavoro dell'allenatore, da sempre elogiato per la fase difensiva, la solidità e l'equilibrio. Quell'equilibrio che la Juventus ha perso da settimane; da quando la squadra ha capito che non poteva più lottare per lo scudetto. Mancano i famosi dettagli di cui spesso parla Allegri, ma non è solo quello.

Da un mese la Juventus è una delle peggiori squadre a livello difensivo dell'intera Serie A. Forse, più dei 17 punti di distanza dall'Inter, più di una sola vittoria nelle ultime sette partite, è questo l'aspetto più incredibile considerando chi c'è in panchina. Questa Juve, ora, è tutto ciò che Allegri "combatte" da sempre.