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    Thiago Motta: 'Non sono stati giorni facili, ma sento la fiducia della società. Le scelte? Non sono un incompetente'

    Thiago Motta: 'Non sono stati giorni facili, ma sento la fiducia della società. Le scelte? Non sono un incompetente'

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    Domani sera, alle 20:45, la Juventus tornerà in campo all'Allianz Stadium per affrontare il Verona in una sfida di Serie A dal peso specifico elevato. Alla vigilia del match, Thiago Motta parlerà in conferenza stampa, un appuntamento atteso per comprendere il momento della squadra bianconera dopo una settimana difficile.


    Le parole di Thiago Motta in conferenza stampa


    QUESTI GIORNI - "Non facili. Perdere una partita da come abbiamo perso, non è stato facile, allo stesso tempo è nostro dovere, il nostro lavoro, obbligo di pensare alla prossima partita, prepararla, allenare, essere pronti ad affrontare la prossima avversaria al massimo. Una partita complicata per tanti motivi, abbiamo una grande energia, e una grande voglia di trasformare quest'arrabbiatura e dimostrare domani in campo di essere superiori e sommare tre punti".  

    CORSA QUARTO POSTO - "Dando per scontato che siamo sempre scesi in campo per fare una grande prestazione per fare la vittoria, è chiaro che in questo momento ancora di più. Mancano 12 partite, dove in ogni partita scenderemo in campo pensando di fare il nostro massimo come sempre, tranne l'ultima di Coppa Italia, e ottenere il risultato migliore possibile. Perché è la nostra ambizione, sommare 3 in 3 per arrivare a conquistare delle vittorie per raggiungere l'obiettivo con impegno, sacrificio, dimostrazione di ambizione, iniziando domani bene la partita, controllando quello che possiamo controllare e con grande attenzione facendo una grande partita. Tecnica, fisica, carattere, per portare la partita dove dobbiamo portarla per avere il risultato dalla nostra parte".

    VERGOGNA - "Ha avuto la percezione dal gruppo che c'è stata questa vergogna? C'è una grandissima delusione, da parte di tutti. Ero arrabbiato dopo questa partita, perché voglio molto bene ai miei giocatori, li conosco molto bene, sanno perfettamente che abbiamo sbagliato una cosa che non si può sbagliare. Fatte 39 partite fino ad ora, abbiamo sbagliato lì dove non si deve sbagliare. Li vedo tutti i giorni, che s'impegnano al massimo, prendono responsabilità soprattutto nelle difficoltà, li vedo tutti i giorni, non l'abbiamo fatto nell'ultima partita. Non abbiamo preso responsabilità nel campo, ci siamo messi in grande difficoltà. Abbiamo parlato, ci siamo confrontati in maniera positiva per essere una cosa costruttiva come sempre, sapendo che ora mancano 12 partite dove una per una le affronteremo al massimo per non ripetere quanto accaduto contro l'Empoli".

    FIDUCIA SOCIETA' E GIOCATORI - "Sì, la sento". 

    SU QUALI TASTI SI PUNTA - "Concentrarsi sulla prossima partita di domani, sappiamo che sarà complicata e che noi abbiamo fatto una buona preparazione, perché venire da una sconfitta del genere, per com'è stata, si prova grande amarezza, rabbia, delusione, che va trasformata in un qualcosa di importante per affrontare la prossima avversaria che sarà l'Hellas. Di sicuro, scendere in campo come sempre, tranne l'ultima contro l'Empoli, tutti gli altri giorni sono stati con massimo impegno, con grande responsabilità, prendendo le decisioni migliori per ottenere il massimo per ottenere la vittoria. Questa è la reazione giusta per affrontare la partita con il massimo dell'ambizione". 

    QUALCOSA DA CAMBIARE - "Il rapporto tra me e la squadra è ottimo, sempre stato e lo sarà sempre. C'è onestà, responsabilità, c'è comunicazione. E' chiaro che come sempre il mio ruolo come allenatore prendo delle decisioni dove metto tanto tempo perché non voglio sbagliare, e lo sanno. Se lo dico all'esterno è perché l'ho già detto all'interno. Se avessi dei figli, vorrei un allenatore come sono io. Onesto, diretto, ci mette tantissimo tempo a pensare come dirlo, quando dirlo, come farlo, quando farlo, le decisioni prese fino ad oggi. Tengo tantissimo ai miei ragazzi, gli voglio e gli vorrò sempre bene, ma ci sono decisioni com'è normale che sia: uno aspetta, uno gioca, sempre con rispetto e sono state sempre accettate. Per questo il nostro rapporto è fantastico, chi dice altro dice bugie. Penso nella partita di domani, sono concentrato come tutta la squadra sulla partita di domani. Domani è importantissima, partita di campionato come sempre difficile, veniamo da un ko in Coppa Italia e volevamo andare in avanti, per questo ci vuole grandissima concentrazione, interpretazione del momento, come sempre per ottenere il miglior risultato".

    KOOPMEINERS - "Koop ha fatto partite di grandissimo livello, io come allenatore sono molto contento di averlo con noi, è un giocatore di alto livello e l'ha dimostrato. Di sicuro che quando la squadra ha funzionato, lui ha fatto ottime prestazioni. Poi si vedono altre cose, come magari un gol o un assist, e alzare di più il giudizio in una partita, io come allenatore penso che in tante gare abbia fatto bene. Veniamo da un ko di Coppa Italia dove volevamo passare il turno, non solo lui non ha fatto bene, ma tutta la squadra. Nessun dubbio su di lui, è di altissimo livello, l'ha dimostrato e sono convinto che darà tantissimo nel futuro di questa squadra. Può migliorare? Sicuramente. Non è al massimo livello, lo sa lui e lo so io, ma ha tutto in mano per ritrovare il suo livello, e fare ancora di più". 

    QUALI SONO I LEADER - "Il nostro capitano oggi è Locatelli. Di leader ce ne sono tanti. Non è solo un gruppo di giocatori, ma tantissime persone qua dentro e il nostro rapporto è stato sempre ottimo, sia staff, medico, tecnico, staff performance e i giocatori, il nostro cuoco, i magazzinieri. Siamo una squadra unita. Quando sicuramente i risultati non vanno d'accordo con le aspettative, ci sono le critiche. Arriviamo da un ko, grande delusione, arrabbiatura, cosa che nel passato la reazione è stata diversa, anche se non dicendo cosa volevate ascoltare poi. Tante volte abbiamo fatto meglio dell'avversario e non abbiamo vinto, abbiamo vinto altre volte, a volte sono stato onesto riconoscendo i valori e facendo i complimenti all'avversario prendendo le situazioni da migliorare per il futuro. Ora arriviamo da una sconfitta in coppa dove la delusione molto grande, siamo ancora uniti per affrontare il finale di stagione. Il capitano oggi è Locatelli, ma nella squadra ci sono leader che prendono più responsabilità. Non che gli altri debbano farlo. Dobbiamo farlo tutti, io primo come allenatore che mi sono messo davanti al gruppo. Alla fine il leader sono io, le decisioni sono mie e mi prendo tutta la responsabilità". 

    INDOSSARE QUESTA MAGLIA - "Dare il massimo, sempre. Tutto quello che hai, sempre. Questo è il significato. Per questo sono stato arrabbiato. Da quando sono arrivato ho visto sempre i miei giocatori dare tutto. In allenamento e in partita. Sono stato molto arrabbiato dopo la partita, non l'avevo visto. L'avevo detto prima nello spogliatoio e poi ho passato all'esterno le sensazioni. Perché gli voglio bene, ho visto come si impegnano, per poter rappresentare questa maglia, in tanti momenti abbiamo fatto molto bene, e in altri momenti non abbiamo fatto meglio dell'avversario e l'avversario ha vinto. Ho parlato dell'atteggiamento, che questa squadra ha sempre avuto dal primo giorno, cosa che non avevo visto con l'Empoli. Serva da lezione per non ripeterlo più".

    PARTITA DOMANI - "Pronti? Sicuro. L'Hellas Verona è una buona squadra, viene da una buona partita con la Fiorentina. I tifosi? Hanno sempre la libertà di esprimersi e noi il dovere di essere concentrati sul lavoro, su quello che dobbiamo fare, in più la delusione che prova oggi il tifoso la proviamo anche noi. La delusione di essere stati eliminati, la proviamo anche noi come loro. Stessa delusione e stessa rabbia. Va trasformato in qualcosa di positivo, di non ripetere quanto visto in Coppa Italia. Il massimo per poter competere. In campionato tutte le partite sono complicate, se esiste quest'ambiente ancora di più. Bisogna essere pronti ad affrontarlo col modo giusto, concentrati per fare il meglio per alla fine avere l'obiettivo finale che è il risultato dalla nostra parte".

    THURAM - "Quando faccio una scelta, è il momento su tutto. Ci metto tantissimo tempo. Non sono un incompetente, ho tanta competenza. Mi ritengo molto competente, è un contesto generale per vedere e per poter ottenere la migliore squadra, il meglio in ogni momento. Quando Khephren ha giocato sono molto contento, ha fatto prestazioni ottime; quando non ha giocato, atteggiamento perfetto come deve essere un professionista di questo livello. Era arrabbiato per non giocare, come deve essere, ma è stato positivo con il compagno, l'ha aiutato, e quando è entrato ci ha dato tantissimo. Di Thuram sono molto contento di quanto ha portato. Spero che continui e migliori, ha margine di miglioramento fisico, tecnico, mentale, ha 22 anni e può migliorare". 

    DISPONIBILI - "Rientra Pierre, dentro e fuori dal campo ci ha dato tantissimo. Non ci saranno Cabal, Bremer, Milik, hanno un recupero più lungo. Non ci sarà Conceicao, Douglas, non ci sarà Veiga, non ci sarà Savona. Siamo 7 assenze. Sono extra convinto che quelli che ci saranno pronti alla battaglia con grande forza, fisica e tecnica e mentale".


    Di cosa parla Thiago Motta in conferenza?


    La Juventus arriva infatti alla sfida contro il Verona reduce da due dolorose eliminazioni: prima l’uscita dalla Champions League per mano del PSV Eindhoven, poi il ko nei quarti di Coppa Italia contro l’Empoli. Due risultati che hanno inevitabilmente lasciato strascichi, sia sul piano emotivo che sulle ambizioni stagionali del club. Ora, però, l’obiettivo primario diventa il campionato, con la necessità di tornare a vincere e difendere le prime posizioni in classifica.

    Motta sarà chiamato a rispondere a diverse domande: dalle condizioni della squadra alla reazione del gruppo dopo le eliminazioni, passando per le possibili scelte di formazione contro il Verona. Potrebbero esserci cambiamenti nell’undici titolare, magari con il rilancio di alcuni giocatori meno utilizzati di recente. Un tema centrale sarà anche il morale del gruppo e il modo in cui la Juventus intende reagire a questo momento di difficoltà.

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