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La coppa Italia numero 15 della Juventus passerà alla storia per la sfuriata di Massimiliano Allegri, a posteriori decisiva per il suo esonero immediato, anche se comunque le strade tra tecnico e Madama si sarebbero comunque separate a fine stagione. C’è però un dato che merita attenzione. Ben sette giocatori presenti in rosa sono frutto del vivaio bianconero.
 

Un settore giovanile che funziona

 
Carlo Pinsoglio, Daniele Rugani, Nicolò Fagioli, Hans Nicolussi Caviglia, Fabio Miretti, Samuel Illing-Junior e Moise Kean. Sette canterani, tutti cresciuti nell’ambiente Juventus. Alcuni sono nel giro da anni, altri però hanno bussato alla porta silenziosamente e sono entrati nel mondo dei grandi. Vedasi Illing-Junior, lanciato in un match contro l’Empoli e subito decisivo. Anche Fagioli e Miretti, Nicolussi arrivato solo quest’anno. La dimostrazione che il settore giovanile è stato forse sottovalutato immeritatamente in tutti questi anni. In qualche modo ognuno di loro ha lasciato un’impronta in questa stagione.
 

Non solo i sette presenti in rosa: Barrenchea, Soulé e Hujisen

 
I sette sopracitati sono rimasti alla Juventus per diversi motivi, poi c’è il caso Fagioli che merita un altro capitolo. In ogni caso vi sono altri tre giocatori che sono esplosi e che sono ancora di proprietà bianconera. Sicuramente la nota più lieta è quella di Mathias Soulè, che col Frosinone ha potuto mettere in mostra le sue qualità. Poi c’è Barrenchea, sempre con i ciociari, tra i giocatori più importanti per Eusebio Di Francesco. Infine c’è Dean Huijsen, in rosa fino a gennaio e poi lasciato partire in direzione Roma. Altri tre giocatori cresciuti nell’ambiente Juventus, ulteriore dimostrazione di un vivaio che sta fornendo basi molto solide per il futuro.
 

Fattore vivaio da considerare in vista delle 60/70 gare della prossima stagione

 
Sono tanti dunque i nomi dei giocatori del vivaio bianconero che hanno avuto i loro momenti con la maglia bianconera o in altre squadre con buoni risultati. Non sappiamo se tutti loro resteranno alla Juventus, anche perché le casse bianconere hanno bisogno di ossigeno e non è il segreto di Pulcinella. Le offerte dunque saranno prese in considerazione. Eppure c’è un aspetto da tenere in considerazione. Con il nuovo formato Champions e l’inedito Mondiale per club la truppa bianconera dovrà affrontare una stagione ricca di gare, circa tra le 60 e le 70. Numeri da NBA che di conseguenza chiederanno un ampliamento dei roster (non è più rosa tecnicamente parlando). Riuscire a contenere le spese con l’iniezione di questi giovani potrebbe giovare alla Juventus. Questo però lo deciderà Cristiano Giuntoli con il suo nuovo corpo di assistenti.

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