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Juventus, floppano gli appigli. Ma il peggiore è Thiago Motta, soprattutto per le parole
Juventus-Atalanta, i flop di serata
È mancato il numero 10 della Juventus, quello che dovrebbe spaventare gli avversari nel momento stesso della sua entrata in campo. E invece scompare in un vortice di palle perse ed errori tecnici. Il primo appiglio a mancare, quello tecnico.
E poi c’è quello emotivo. Quello che dovrebbe arrivare da chi veste la fascia da capitano della Juventus. Quello capace di tenere la barra dritta, di navigare la barca in mezzo ai cavalloni e indicare la via. E invece anche Locatelli abdica tra errori grossolani in difesa e la testa bassa che sa di resa.
Beh, se mancano tecnica e carattere, si spera almeno nel goal estemporaneo, quello che può nascere dal nulla e dà fiducia; l’appiglio d’emergenza. E invece nulla, tutto tace anche dalle parti di Kolo Muani che sembra già lontano parente di quello appena arrivato alla Juventus.
Uno dei flop più clamorosi della serata è poi uno dei nuovi acquisti. Kelly è decisivo ma in negativo. Spazza via in pochi minuti le buone impressioni che aveva lascito nelle ultime uscite e non fa che moltiplicare i dubbi: valeva la spesa fatta a gennaio?
Thiago Motta, il flop più grande
Il maestro prende per mano l’allievo e gli spiega che no, non è ancora disposto a lasciare andare la cattedra e qualcosa da insegnare ce l’ha ancora. Detto in maniera sbrigativa: Gasperini ha portato a spasso Thiago Motta.
L’aspetto peggiore, però, sono le dichiarazioni dell’allenatore bianconero nel post partita: “Una sconfitta così ci rende tristi e dispiaciuti, allo stesso tempo della storia dello scudetto non si parlerà più”. Sembra si sia tolto un peso e quando si è alla Juventus l’ambizione di guardare lassù deve renderti leggero come piuma, mentre la sua Juve è andata a fondo come piombo.
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