commenta
 Un mese e sembra strano scriverlo, visto che si parla di Federico Chiesa. Un mese senza gol, l’ultimo era stato contro il Napoli il 3 marzo, poi arrivò la sconfitta. In mezzo, giorni difficili per Federico: giorni di critiche, di riflettori e dita puntate, quasi fosse il responsabile di tutto ciò che non funzionava. Ma è anche normale che sia così: se sei di un altro livello, se sei un campione è chiaro che le aspettative siano alte. E Federico Chiesa appartiene a quella categoria.
 
Lo ha dimostrato questa sera con un gol dei suoi. Una cavalcata, cavalli liberati e potenza a lasciarsi indietro la difesa per poi depositare il pallone alle spalle del portiere. Si è sbloccato e ha sbloccato la Juventus.


 

Juve-Lazio, Chiesa e il paradosso con Allegri

 
E qui c’è tutto il paradosso. Quanto volte, infatti, Federico Chiesa è stato indicato come una delle serpi in seno, uno che rema contro Massimiliano Allegri. Niente di tutto ciò e l’ha dimostrato anche questa sera e il paradosso è che sia proprio lui a far tirare un bel sospiro di sollievo all’allenatore livornese.
 
Non gioca contro, gioca per. Esistono incomprensioni tattiche, sulla posizione di partenza, su come sfruttare al meglio le caratteristiche. Dinamiche normali, niente che impedisca a Chiesa, quando è in condizione, di far bella mostra di sé, come successo questa sera contro la Lazio.
 
Anche da qui si riparte, dalla voglia e dalle qualità di Chiesa. Servirà la miglior versione di Federico per uscire davvero dalla crisi e, infine, riuscire a riveder la luce.