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Nei giorni scorsi, il Tribunale del Riesame di Torino ha respinto l'appello proposto dagli avvocati dei fratelli Elkann e del commercialista Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus, in relazione ai sequestri compiuti dalla Procura nell'ambito dell'indagine sull'eredità Agnelli.

Secondo quanto riportato da La Verità, la decisione permette ai pubblici ministeri di Torino di utilizzare per le loro indagini tutto il materiale sequestrato il 8 febbraio scorso, inclusa una vasta raccolta di documenti concernenti la società Dicembre. Quest'ultima è controllata a cascata dalla famiglia e detiene interessi in aziende quali Exor, nonché nelle sue partecipazioni in Ferrari, Stellantis, Cnh, Iveco e Juventus.

 

Cos'è la società Dicembre


La società Dicembre, fondata negli anni '80, è strutturata in modo semplice e ha obblighi di pubblicità dei suoi atti societari molto limitati. Inizialmente, i soci includevano Gianni e Marella Agnelli, Umberto Agnelli e Cesare Romiti. Nel corso degli anni '90, si sono aggiunti come soci i fratelli Elkann, Franzo Grande Stevens e la figlia Cristina. Tra il 2003 e il 2021, le quote della società sono passate ai tre fratelli Elkann, un processo che è stato oggetto di contestazioni da parte di Margherita Agnelli, figlia di Gianni e Marella, anche in sede civile.

 

Perché è importante la questione Dicembre


La questione relativa alla Dicembre riveste un'importanza cruciale non solo per quanto riguarda l'eredità, ma anche per il controllo del gruppo. Infatti, la Dicembre possiede il 40% della Giovanni Agnelli Bv, che a sua volta detiene il 52% di Exor, la holding presieduta da John Elkann e che controlla l'intero gruppo. Qualora l'inchiesta penale rivelasse delle irregolarità, potrebbe riaprirsi la questione del riassetto della Dicembre anche in ambito civile, con conseguenze di notevole rilevanza.

 

Eredità Agnelli, la posizione dei legali della famiglia Elkann


Gli avvocati dei fratelli Elkann hanno espresso delusione per la decisione del tribunale, ma mantengono la fiducia nella solidità degli argomenti giuridici presentati. Attendono il deposito delle motivazioni per valutare se presentare ricorso in Cassazione. Il prossimo passo formale sarà l'incidente probatorio richiesto dalla difesa per estrarre i dati ritenuti rilevanti dai dispositivi elettronici sequestrati durante le perquisizioni. Al momento, non è stata ancora stabilita la data per l'incidente probatorio, come riporta Calcio e Finanza.
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