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    Juventus, doppio allenamento alla Continassa: non solo tecnica e tattica, per Thiago Motta un nuovo 'onere'

    Juventus, doppio allenamento alla Continassa: non solo tecnica e tattica, per Thiago Motta un nuovo 'onere'

    • Benedetta Panzeri
    Non una, ma due sedute di allenamento alla Continassa. Si è "bissato" quest'oggi nel quartier generale bianconero, dove la Juventus si è ritrovata ieri - dopo un lunedì di riposo che ha fatto storcere il naso ai tifosi - per la prima volta dopo la devastante sconfitta contro l'Atalanta, che ha di nuovo messo in dubbio tutto e tutti. Il clima, ovviamente, non poteva che essere pesante nella giornata di martedì: Thiago Motta, come vi abbiamo già raccontato, ha parlato alla squadra, analizzando tutto ciò che non è andato, tatticamente ma anche "mentalmente". Ha toccato punti ben precisi, con un unico obiettivo: rianimare i suoi in vista di questo delicatissimo rush finale da dieci gare, in cui lui e la Juventus si giocheranno praticamente tutto.

     

    Perché la Juventus ha raddoppiato gli allenamenti


    E poi nulla, non è rimasto altro da fare che rimettersi al lavoro, l'unica medicina possibile per ripartire come ammesso anche da Manuel Locatelli "senza retorica" post Atalanta, quando il dispiacere e la rabbia per una sconfitta storica erano ancora vibranti nell'aria. Da qui, appunto, la scelta dello staff di raddoppiare gli allenamenti in questo mercoledì 12 marzo in vista della sfida di domenica contro la Fiorentina, che può già valere tantissimo in un fine settimana che, tra l'altro, prevede anche lo scontro diretto per un posto in Champions League tra Lazio e Bologna. 

    Nel menù di giornata test atletici e lavoro sulla forza in palestra, come reso noto dallo stesso club. Menù da arricchire necessariamente, però, anche con qualche ingrediente extra, di cui non si parla mai nei report ufficiali, che chiama direttamente in causa Thiago Motta. In sostanza, ora l'allenatore dovrà dimostrarsi in grado di compattare fino alla fine un ambiente che è sempre parso molto frammentato, al di là dei risultati, cercando innanzitutto i "fedelissimi" a cui aggrapparsi. Qualche esempio: Michele Di Gregorio in porta, Pierre Kalulu per la difesa, capitan Locatelli per il centrocampo e Randal Kolo Muani per l'attacco. 

    A Thiago Motta del resto, in questo momento, servono in primis certezze, garanzie di "fedeltà" e di rendimento che possibilmente possano rimanere tali per molto tempo, magari pure in vista della prossima stagione. Un primo importante test per la Juventus sarà quello di domenica a Firenze, che potrebbe già rappresentare un punto di non ritorno. Ma la strada verso l'unico obiettivo rimasto da conquistare è ancora lunga e impervia, per cui non saranno più ammessi momenti di relax né distrazioni di sorta.



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