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Il Collegio arbitrale ha condannato la Juventus al pagamento di 9,8 milioni a Cristiano Ronaldo. Il contesto é quello della manovra stipendi e dei 19,5 milioni di euro che il calciatore portoghese richiedeva al club bianconero, come stipendi arretrati e non pagati. L'arbitrato ha decretato che il club bianconero dovrà pagare 9,8 milioni di euro per "responsabilità precontrattuale". Inoltre, è riconosciuto un concorso di colpe.
 

Cristiano Ronaldo Juve, il dispositivo del collegio arbitrale


Il collegio arbitrale ha riconosciuto un concorso di colpa tra le parti. Questo il dispositivo ufficiale:

"Il Collegio Arbitrale, pronunciandosi definitivamente, respinta o assorbita ogni altra questione, domanda ed eccezione, anche istruttoria delle parti, 1) in accoglimento della domanda formulata “in estremo subordine” da Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro, accerta la responsabilità precontrattuale della convenuta per i motivi esposti in narrativa e, per l’effetto, considerato il concorso di colpa attribuibile all’attore, condanna Juventus F.C. S.p.A. a pagare a Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro la somma di Euro 9.774.166,66, con la rivalutazione dal dì del dovuto e gli interessi legali dalla richiesta al saldo sulla somma annualmente rivalutata; 2) compensa integralmente tra le parti le spese di difesa, oltre alle spese del Collegio Arbitrale come già liquidate nelle ordinanze emesse durante il procedimento, e poste a carico solidale stesse in ragione, nei soli rapporti 72 interni, della quota del 50% ciascuna. Così deciso a maggioranza, con il dissenso dell’arbitro prof. avv. Roberto Sacchi, in conferenza personale degli arbitri in Milano, nelle date del 15 febbraio 2024, 22 febbraio 2024, 7 marzo 2024 e 10 aprile 2024".           

 

Cristiano Ronaldo Juve, nessun fondo rischi accantonato


Nella relazione semestrale, in merito alla vicenda, la Juventus scriveva:

 "All’esito degli approfondimenti compiuti, anche con il supporto dei propri consulenti, la Società ritiene infondate le pretese fatte valere dall’Ex Tesserato e, pertanto, non ha ritenuto necessario accantonare alcun fondo rischi".   

     

Arbitrato e caso stipendi, Cristiano Ronaldo: la spiegazione dell'avvocato D'Onofrio                                       

Sulla vicenda, intervenuto ai nostri microfoni, l'avvocato D'Onofrio spiegava:

ARBITRATO - “Innanzitutto non si tratta di assoluzione, è un arbitrato quindi una controversia di natura economica affidata ad un arbitrato che ha struttura simile a quella di un processo ma non siamo in quella dimensione. L’esito però non può considerarsi condanna o assoluzione. Stiamo parlando di una controversia sull’interpretazione di un accordo. Un accordo che normalmente si fa sottoscrivere alla fine del rapporto e prima che il tesserato si accasi altrove, un accordo liberatorio. C’è qui una diversa interpretazione tra la Juventus che ritiene di non avere un debito e il calciatore che ritiene che l’accordo non ricomprenda quella pretesa di 19.5 milioni che ritiene essere dovuti. Si tratta di una controversia economica, potremo dire contrattuale ma accessoria”.                                   

                                                     



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