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Le parole di Mattia Perin alla presentazione dei nuovi studi dello Juventus Creator Lab:

FINALE DI STAGIONE - Abbiamo i due obiettivi stagionali in tre giorni. Dobbiamo concentrarci su domenica, non sottovalutare la Salernitana. Prima regola non sottovalutare l'avversario e portare a casa i 3 punti. Poi prepareremo la finale, abbiamo nelle mani l'opportunità di raggiungere gli obiettivi e faremo il massimo.

TORNARE A VINCERE - Qui alla Juve è sempre fondamentale alzare un trofeo. Abbiamo passato annate dove non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto due anni in cui abbiamo fatto molta esperienza tra di noi come compagni e con partite che alcuni di noi non avevano giocato. Abbiamo costruito per poi cercare di vincere con la Juve in questi anni.

QUANTO PESA NON VINCERE - Abbiamo sofferto, ma non è mai mancato il sacrificio e la voglia di lavorare. Ci sono momenti dove si riesce a guadagnare più del dovuto e altre volte dove non riesci. Non dobbiamo perdere le nostre caratteristiche caratteriali. Siamo ragazzi che lavorano duro, sono certo che solo lavorare duramente porta risultati. Se sei bravo a capire cosa ti ha portato alla sconfitta puoi imparare anche da quello. Abbiamo imparato tanto e ora è il momento di alzare un trofeo.

A LIVELLO PERSONALE - "Un anno particolare ho giocato meno delle altre annate. Però ho cercato di preparare come sempre ogni partita anche sapendo di non giocare, come se dovessi giocare. Ora pensiamo alla Salernitana e poi prepareremo la finale".

CLIMA NELLO SPOGLIATOIO - "C'è un grandissimo entusiasmo, siamo arrivati a fine anno - nonostante per un periodo abbiamo creduto di poter lottare con l'Inter e di vincere lo scudetto e questo è innegabile perchè eravamo vicini -, ma se ricordo a inizio anno ci siamo posti obiettivi: Champions League e vincere la Coppa Italia. Siamo all'8 maggio a meno di 20 giorni dalla fine e possiamo raggiungere entrambi gli obiettivi. Nello spogliatoio c'è grande entusiasmo. Siamo talmente concentrati che non ho mai sentito parlare di futuro. Poi ognuno farà i suoi conti, gli obiettivi di squadra sono più importanti di quelli personali".

VARIABILE ALLENATORE - "Vi assicuro che non ci abbiamo mai pensato né parlato, sono cose che restano fuori dallo spogliatoio".

CRITICHE AD ALLEGRI - "Nel calcio siamo abituati alle critiche e ai complimenti. Fino a gennaio eravamo formidabili, poi dopo Empoli e Inter siamo entrati in un vortice che ci ha consegnato alle critiche come è giusto che sia. Sia noi che il mister siamo abbastanza abituati a questo tipo di considerazioni. Sia quando le cose vanno bene che male ci si divide le responsabilità. Non è giusto che la responsabilità vada tutta al mister e così il merito si divide quando le cose vanno bene. Siamo un unico gruppo, altrimenti dopo il post gennaio dove credevamo allo scudetto e abbiamo visto scapparci l'obiettivi, altre squadre sarebbero annegate e invece noi ci siamo aiutati. Ora siamo in corsa per gli obiettivi ed è entusiasmante, la mattina mi sveglio e non vedo l'ora di arrivare al campo per condividere con i miei compagni la possibilità di preparare queste gare".

VOCI INTORNO ALLA JUVE - "Gli obiettivi ti danno la benzina che serve per rendere al meglio in campo. I fatti extra calcio, il mister rimane o no, i giocatori che vanno o vengono. Siamo un gruppo molto unito, tante partite portate a casa perchè abbiamo una forza di gruppo che poche volte ho visto nella mia carriera. Questo non ci fa percepire negativamente quello che arriva da fuori. I giovani portano ancora più entusiasmo, ci fosse stato un altro al posto mio avrebbe detto le stesse cose"