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Juventus: è tornata la fortuna, non ancora il gioco. E nessuno si lamenterà, stavolta...
E' stata la serata di Kolo Muani, che offusca forse definitivamente Vlahovic - non è entrato nemmeno quando ce n'era più bisogno - ed è la notte in cui per una volta alla Juventus gira bene, com'è nella normalità delle cose, soprattutto dopo un bel po' di sfortuna affrontata a mani nude. Ed è il calcio, sopra ogni altra cosa, che ti dà una speranza soprattutto quando sembrava persa.
La seconda vittoria consecutiva è proprio quel boost che ci si aspettava. E' una manna dal cielo così come lo è stata dal mercato, perché è indubbio che l'impatto di Kolo sia stato oltre ogni immaginazione, capace di eliminare (per una sera) pure la delusione per l'ennesima prestazione sottotono di Koopmeiners, per la difesa non ancora registrara, per gli errori gratuiti che ci fanno dire che no, non è questa la Juve che si sognava in estate. E che per quanto giovane, è persino difficile immaginarla con un grande futuro.
Dalla gara con l'Empoli la Juve ha comunque dimostrato di non essere propriamente in ripartenza. Di avere un sacco di difficoltà. E che da queste difficoltà non può iniziare una ricostruzione vera e propria. Anzi: deve persino preoccuparsene, perché poi in Champions i dettagli fanno ancor di più la differenza. E storicamente non c'è mai stato questo bacio della sorte.
Insomma: felici per una sera, pure per il quarto posto, poi però testa bassa e pedalare. La vittoria col Como ci sembra più casuale che costruita.
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