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La Juventus ci riprova.  Nonostante l’eccellente performance stagionale, Dybala è tornato sul mercato pure quest’estate, e il popolo bianconero sta andando in fibrillazione. Pensava di aver scampato il  pericolo di una cessione di Sivorino e che la società si fosse ricreduta sull’indispensabilità dell’argentino, ma invece non è così : alla Continassa  sono tornati a pensare  seriamente  ad una possibile vendita della Joya. Anzi, proprio sulla scia dell’ alto rendimento avuto quest’anno , credono sia arrivato il momento buono per incassare quei 100 milioni su cui si ragionava dopo le prime 2 brillanti stagioni in bianconero del Paulo.  Un autentico “suicidio” di mercato  per la tifoseria bianconera, stra-incavolata con la società anche solo per aver pensato di farlo per davvero.

Alla Juventus hanno già dimostrato altre volte che gli umori della tifoseria interessano fino ad un certo punto, e se decidono di privarsi di un giocatore lo fanno. Avvenne per Zidane, è ricapitato con Pogba. Adesso potrebbe essere il turno di Dybala. Gli juventini possono sperare in una cosa sola: che per quanti tentativi potranno fare, alla fine Paratici e Nedved non riescano manco stavolta a sbarazzarsene. Perché vendere Paolino non è poi così semplice.

Primo: quanti sono i club disposti , emergenza covid permettendo, di spendere 100 milioni per prendersi l’asso di Laguna Larga? Il mercato ha fin qui dimostrato che manco una super potenza come il Barcelona può permettersi, in questa sessione di mercato, di prendersi Lautaro Martinez, perché non ha i fatidici 110 milioni da dare all’Inter. E gli altri club non è che stiano finanziariamente molto meglio. 

Il Real Madrid ha mostrato interesse, ma al massimo sarebbe disposto a scambiarlo con qualche altro suo pezzo pregiato , non ad acquistarlo con denaro contante. Paulo piace da sempre a Leonardo, ma l’emiro del PSG  sembrerebbe più intenzionato a pagare un mega stipendio a Ronaldo piuttosto che sganciare subito 100 milioni di euro per Dybala.
Alla Juventus, però, servono soldi per poter finanziare l’acquisto di un centravanti
, e fare solo plusvalenza attraverso degli scambi stavolta potrebbe non bastarle.

Domanda: alla Juve non si stava trattando con Dybala il rinnovo di contratto, in scadenza fra due anni? Se ne parla da mesi ma finora la firma non è arrivata, perché Paolino per restare in bianconero chiede una cifra non inferiore ai 13/14 milioni, e la Juve non glieli vuole dare. Ordine del capo, Andrea Agnelli, il quale ha imposto l’abbassamento del tetto ingaggi.  Trovare in Europa, men che meno in Italia, una società disposta a spendere ogni anno una somma del genere per mettere sotto contratto Dybala non sarà altrettanto facile.

Non solo: oltre allo stipendio, chi si prenderà l’argentino dovrà pure accollarsi la grana dei diritti d’immagine, pendente da tempo con l’ex procuratore Triulzi e rimasta tutt’ora irrisolta, nella speranza se ne faccia carico o la Juventus (che ha già detto più volte di non essere disponibile) oppure la squadra che dovesse prenderselo in carico. La quale – particolare non trascurabile – dovrà essere pure di gradimento dell’argentino, che l’estate scorsa respinse già le offerte di ManUtd e Tottenham.

Mettere in fila tutte queste condizioni non sarà semplice, a maggior ragione se Dybala si dovesse impuntare pure stavolta per restare, rendendosi di fatto incedibile. Proprio ciò che vorrebbero i tifosi, ma non la società, conscia del rischio che potrebbe correre nel caso in cui si arrivasse a giugno 2021 senza né la firma del rinnovo né una redditizia cessione del giocatore: quella di perderlo a zero un anno dopo. Potrebbe essere la vendetta perfetta di Paolino nei confronti di chi, per due estati di fila, ha provato a scaricarlo ma senza riuscirci. Proprio quello che alla Juve vorrebbero evitare.