
Juventus, chi recupera e chi no per il Parma. Centrocampo e attacco saranno diversi
Alla ricerca di un nuovo equilibrio
Come si riparte senza il numero 10? Reinventandosi. L’assenza di Yildiz è tutt’altro che banale, ma non significa rinunciare all’efficacia complessiva della squadra. L’ipotesi più probabile porta a Randal Kolo Muani come sostituto designato, con Nico Gonzalez avanzato sulla trequarti (attualmente favorito rispetto a Koopmeiners) e Timothy Weah dirottato sugli esterni. È uno scenario credibile, ma non l’unico sul taccuino di Igor Tudor, che sta valutando anche il reinserimento di Weston McKennie, appena recuperato.
McKennie sorride, Tudor riflette
La notizia più confortante della seduta odierna, parzialmente aperta a pubblico e stampa, riguarda proprio il centrocampista texano. McKennie è tornato in gruppo con il sorriso e senza limitazioni, dopo aver smaltito gli affaticamenti muscolari che lo avevano costretto ai box. Ha corso, spinto, lavorato con la solita intensità. Se sarà confermato il suo pieno recupero, appare difficile pensare che resti in panchina. Tudor potrebbe affidargli la fascia sinistra, facendo partire Cambiaso fuori dai titolari, oppure adattarlo sulla trequarti in un’interpretazione del ruolo decisamente differente rispetto a Yildiz.
L’attesa per Koopmeiners
Molto dipenderà anche dalle condizioni di Teun Koopmeiners. L’olandese sta accelerando per rientrare in tempo per la trasferta di Pasquetta, e potrebbe riaggregarsi al gruppo proprio nelle ultime sedute prima della sfida. Ma il condizionale resta d’obbligo: le sue sensazioni guideranno le scelte dello staff, che per ora sta testando soluzioni alternative, inevitabilmente senza di lui.
Al momento, un suo impiego dal primo minuto appare improbabile.
I cambi previsti per Parma-Juventus
La Juventus che scenderà in campo al Tardini sarà diversa, per necessità più che per scelta. Alla Continassa sperano che possa essere altrettanto efficace di quella vista nelle ultime gare. Le certezze non mancano, ma i dubbi restano: servirà una prova di maturità per uscire indenni – e possibilmente vincenti – da una trasferta che nasconde più insidie di quanto dica la classifica.
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