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  • Da Balerdi a Leoni: Juventus, il punto sul mercato dei difensori

    Da Balerdi a Leoni: Juventus, il punto sul mercato dei difensori

    • Marco Amato
    La Juventus ha iniziato il proprio percorso di preparazione sfruttando il Mondiale per Club 2025 negli Stati Uniti, considerato non solo un’opportunità sportiva e finanziaria, ma anche una sorta di prova generale in vista della prossima stagione. Con un nuovo progetto tecnico targato Igor Tudor, la squadra bianconera si prepara a mettere in scena un gioco ambizioso, aggressivo e moderno.

    Parallelamente, Damien Comolli, da poco inserito nell’organigramma dirigenziale, sta prendendo confidenza con le dinamiche operative del club, osservando da vicino allenamenti e partite per calibrare al meglio le future strategie di mercato.
     

    Il sistema di Tudor e i nodi difensivi

     
    Il calcio di Tudor richiede difensori in grado di reggere uno contro uno a tutto campo, partecipare alla manovra offensiva e agire con intelligenza tattica nelle marcature preventive. Proprio in quest’ottica, il club si sta muovendo per rinforzare il reparto difensivo, che ha mostrato buone cose ma anche alcune lacune da colmare.
     
    In cima alla lista dei desideri di Tudor c’è Leonardo Balerdi, argentino classe ’99 in forza al Marsiglia, già allenato dal tecnico croato. Tuttavia, la Juventus si è scontrata finora con la resistenza del club francese, che non intende lasciar partire il giocatore. Ad aprire uno spiraglio potrebbe essere un acquisto importante, come quello ipotizzato di Ndicka dalla Roma.
     

    Le alternative: Leoni, Aguerd, Senesi e la suggestione Araujo

     
    Un altro nome caldo è Giovanni Leoni, giovane rivelazione dell’ultima stagione: la sua prova di forza contro Vlahovic è rimasta impressa negli occhi degli osservatori. Il Milan è avanti, ma la Juventus ha riattivato i contatti con l’entourage per cercare il sorpasso.
     
    Tra le alternative valutate, anche Nayef Aguerd del West Ham e Marcos Senesi del Bournemouth, entrambi profili fisici ed esperti, ideali per il calcio propositivo di Tudor.

    Infine, dalla Spagna arriva il nome suggestivo di Ronald Araujo, ma al momento nulla di concreto. Alla Continassa, infatti, si preferisce concentrarsi su obiettivi più concreti.
     

    Obiettivo: costruire una Juve competitiva


    Con le prime uscite americane a fornire risposte positive ma non definitive, la Juventus continua a lavorare per plasmare una squadra competitiva su tutti i fronti. Il Mondiale per Club sarà la vetrina, ma l’obiettivo finale resta uno: tornare protagonisti in Europa e in Serie A.

     
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