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    Juventus-Atalanta è il passo più lungo, ma arriva nel momento più giusto

    Juventus-Atalanta è il passo più lungo, ma arriva nel momento più giusto

    • Stefano Barollo
    Quante volte abbiamo sentito accostare la parola "ripartenza" alla Juventus in questa stagione? Tante, forse troppe. Era evitabile? In diverse occasioni, sì, ma una delle tante lezioni che ci ha lasciato (e sta lasciando) questa squadra è che non bisogna guardare indietro, perché si rischia di rimanere pericolosamente scottati o, peggio, intrappolati in un vicolo di dubbi e frustrazione.

    Nel bene e nel male, la costante paradossale di questa stagione è proprio la mancanza di una costante, almeno per la prima grande parte. Ciò che la Juve sta costruendo, però, sta dando i suoi frutti: le cinque vittorie consecutive in campionato non sono un caso, e se da un lato non cancellano due brucianti eliminazioni, dall'altro possono essere una porta che, inaspettatamente, spalanca orizzonti ben diversi da quelli recenti.

    E l'appuntamento è uno dei più tosti e allo stesso tempo importanti: tanti allenatori l'hanno definito come quello con il dentista, ed è una definizione che si è spesso sposata bene con l'Atalanta. Anche i bergamaschi affrontano una gara decisiva per il cammino, a ruoli invertiti rispetto all'andamento della stagione.
     

    L'Atalanta è un passo complicato ma necessario



    Certo, non abbiamo scordato il PSV e l'Empoli. E nemmeno gli altri bivi di questa stagione, e ce ne sono stati tanti. Quante volte la Juve si è ritrovata a gettare nuove basi, cancellando quelle appena posizionate? Parma, Venezia, Milan: ognuno di questi match ha fotografato dei limiti di questa squadra.

    Ma se per ogni medaglia c'è un rovescio, allora c'è anche una faccia più brillante, verso la quale si può porre più fiducia. Ed ecco Empoli, Como, Inter, Cagliari e Verona: nessuna partita semplice, come ci ha insegnato questo campionato. E contro i nerazzurri, vero e proprio test della forza bianconera, la risposta c'è stata. E c'è stata anche contro il Verona, ultimo grande ostacolo non meno di qualche giorno fa: la tensione era molto alta, e la squadra ha saputo compattarsi e rispondere ancora una volta.

    Il segnale, dunque, è più forte di prima: la Juventus c'è e ci sarà, e non si tratta di una semplice corsa al quarto posto. Lo sguardo può e deve andare oltre. Per poter scrivere ancora nuove pagine, quelle della consapevolezza.

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