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    Juventus-Atalanta, Allianz Stadium verso il sold out: 'pace fatta' con i tifosi?

    Juventus-Atalanta, Allianz Stadium verso il sold out: 'pace fatta' con i tifosi?

    • Benedetta Panzeri
    C'è stata la contestazione (fuori), poi il silenzio, a tratti quasi agghiacciante, ma effettivamente perfetto per rendere tangibile il sentimento della piazza, a tratti prossimo all'indifferenza. In seguito è stata la volta dei cori, carichi di rabbia e disappunto, insieme ai fischi che, inizialmente rivolti a tutti, sono andati a colpire qualche giocatore in particolare, uno su tutti Teun Koopmeiners. Lunedì sera l'Allianz Stadium è stato lo specchio del momento attuale della Juventus, una squadra continuamente in bilico, come su un'altalena, tra l'euforia del volo e l'amarezza del brusco ritorno sulla terra, almeno fino al fischio dell'arbitro che ha sancito la vittoria bianconera facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo.

     

    Allianz Stadium verso il sold out per Juve-Atalanta


    Il copione si ripeterà anche domenica? Lo vedremo. La certezza è che, a tre giorni dall'appuntamento in campo, il tempio torinese si sta avviando verso un nuovo sold-out, a testimonianza del fatto che, al di là di tutto, il popolo bianconero ci crede, sa che la Juventus può ambire davvero a qualcosa di importante e che i cinque successi consecutivi in campionato non sono stati un caso. La gara contro l'Atalanta, del resto, vale tantissimo. Perché in palio, insieme ai tre punti, c'è la possibilità di agganciare il terzo posto in classifica con vista sulle posizioni ancora più alte, che magari avranno pure cambiato fisionomia dopo le partite di Inter (sabato contro il Monza) e Napoli (domenica pomeriggio contro la Fiorentina). 

     

    Come reagiranno i tifosi


    Il tifo, lo abbiamo già raccontato, è compatto in questa fase storica - e l'aggettivo si riferisce al momento della stagione -, come dimostrato dall'atteggiamento dei presenti sugli spalti dopo i messaggi lanciati all'esterno attraverso il corteo prima e gli striscioni poi. Una protesta ordinata e compatta, insomma, che si è poi trasformata in un sostegno altrettanto unanime alla squadra, grazie anche alla svolta di cui ha parlato il campo. Per far cambiare la prospettiva sono bastati i goal di Khephren Thuram e Teun Koopmeiners, portatori dei tre punti che hanno spazzato via tensioni e parole dure, dure ma pur sempre cariche di amore. Perché in fondo è così che si funziona, quando si ama: si vuole sempre il meglio per l'altro/a, anche a costo di prendere posizioni forti. Domenica si ripartirà da lì, da quell'abbraccio di lunedì sera che parla di una (almeno parziale) riconciliazione.



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