commenta

Come Doctor Jekyll e Mr.Hyde, ormai da tempo, ci sono due Bonucci. Quello buono che fa lanci portentosi, quello cattivo che si fa bruciare dal centravanti di turno, quello juventino e quello milanista. Un giocatore doppio, da scissione della personalità, spesso (troppo) sotto i riflettori, soprattutto da parte dei tifosi bianconeri, molti dei quali non hanno perdonato al Beckenbauer della Tuscia il "tradimento" per aver indossato i colori rossoneri.

CAPITELO! - Sarebbe il caso di smetterla di coltivare inesistenti ragioni di vendetta e capire che la costante, ossessiva diffidenza verso un giocatore non lo aiuta, ma lo danneggia e con lui l’intera squadra. Comunque sia, Bonucci è stato ed è un giocatore centrale nell’ organigramma juventino. Non a caso proprio su di lui hanno fatto perno sia Conte, sia Allegri, optando per una difesa a tre più arretrata. Il centrale bianconero, infatti, gioca molto meglio basso ed è, invece, in difficoltà quando deve coprire alto. Capace d’impostare da dietro e di recuperare nel breve, va in affanno quando è costretto a rincorrere per un lungo tratto.

DOUBLE FACE - C’è un Bonucci elegante, bravo a distribuire palloni e a chiudere diagonali strette, ma brevi, e un Bonucci che arranca disastrosamente dietro la punta avversaria in ripartenza. C’è il Bonucci fuori piazzamento e quello che segna al volo da fuori area. La difesa alta non gli si addice come a molti attuali giocatori della Juve. Da qui, una delle difficoltà di Sarri e dello stesso Pirlo.

ULTERIORE DIFFICOLTÀ - Nemmeno il carattere lo aiuta, con quel gesto, al limite del provocatorio, dopo ogni suo gol; quello “sciacquatevi la bocca” indirizzato allo stadio come se si trattasse sempre d’una necessaria rivincita. Sì, eccede talvolta, nella troppa sicurezza di sé, quando ad esempio, riprende un compagno o si lancia in guerreschi proclami di vittoria. Atteggiamenti che non lo aiutano, ma non è giusto ingigantire costantemente un suo errore e tralasciare, invece, le buone giocate.

SCAGIONATO - Anche contro la Lazio è divenuto l’imputato principale per aver fatto girare Caicedo, permettendogli di tirare e far gol, ma, a ben vedere, fa la cosa giusta. L’attaccante laziale è notoriamente mancino, perciò Bonucci lo copre sul proprio lato a destra, in base a un corretto calcolo delle probabilità. Fatale fu l’eccezione: un destro poco prevedibile, che forse, resterà occasionale, ma che fece assai male.

 

SEGUITE ANCHE LA NUOVA RUBRICA PER ILBIANCONERO.COM DEL GRANDE STEFANO TACCONI!