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Leonardo Bonucci è un nuovo giocatore del Milan. Fino a pochi gironi fa sembrava un'operazione da Fantacalcio e invece, oggi, Bonucci in maglia rossonera è un fatto vero, solido, concreto, che rafforza le ambizioni scudetto del Milan e mette un punto interrogativo, legittimo, su quelle della Juve e sull'ambiente che si respira a Torino dopo la finale di Cardiff. Parlavamo di fantacalcio, Bonucci al Milan lo è forse più di Higuain alla Juve perché Bonucci è (era) il leader difensivo della squadra italiana che ha vinto più scudetti consecutivi di qualsiasi altra squadra nel nostro campionato, il leader difensivo della nazionale italiana ed è riconosciuto come uno dei centrali più forti del mondo, senza considerare che la Juve un anno fa ha potuto bypassare il parere del Napoli grazie alla clausola nel contratto del Pipita mentre il Milan ha trattato con la dirigenza della Juve, trovando chiaramente un accordo.

I MOTIVI DELL'ADDIO - Che il trasferimento di Bonucci al Milan sia un colpo al cuore per tutti i tifosi bianconeri è un dato di fatto. Le foto di rito scattate a Casa Milan sono l'immagine di quello che molti tifosi bianconeri stanno vivendo come un tradimento. Dietro l'addio di Bonucci alla Juve non ci sono chiaramente soltanto fattori economici ma anche (e soprattutto) motivi personali. Proprio un anno fa il giocatore aveva rifiutato un contratto da sette milioni di euro offerto dal Manchester City. Se i soldi fossero stati così cruciali per la sua carriera, Bonucci se ne sarebbe già andato un anno fa. E' lampante che gli ultimi mesi della passata stagione hanno tracciato un solco tra Leo e l'ambiente bianconero, tra lui, Max Allegri e (forse) parte dello spogliatoio. Anche se la sua scelta fosse dipesa dai soldi, comunque, Bonucci ne avrebbe avuto tutto il diritto. 

VERGOGNA SOCIAL - Bonucci è un uomo e come tale deve essere trattato. Vederlo sorridente a Casa Milan fa male, vederlo vestire i colori rossoneri sarà ancora peggio ma certi commenti trovati in giro per i social network non sono solo ingiustificabili ma sono anche inumani. Non staremo qui a riportare gli screenshot bestiali che abbiamo trovato in giro per la rete, servirebbe solo a fare pubblicità a quei mezzi uomini che fanno i leoni dietro una tastiera. Dopo tutto quello che Bonucci ha passato proprio un anno fa, le frasi irripetibili con cui viene offesa la famiglia e con le quali vengono tirati in ballo i figli dell'ormai ex bianconero fanno rabbrividire soltanto a leggerle, figuriamoci a scriverle. Un anno fa anche l'affetto dei tifosi della Juventus ha aiutato Bonucci ad uscire da una situazione umanamente difficilissima, quella della malattia del figlio più piccolo, Matteo. Certe cose vanno oltre le maglie, oltre il calcio, oltre un pallone e stadi pieni. Certe cose sono semplicemente 'umane' esattamente il contrario di quello che qualcuno sta facendo sui social network che in alcuni angoli raggruppano la feccia dell'umanità. I veri tifosi della Juve dovrebbero ribellarsi, certo non essere felici per l'addio di Bonucci ma essere almeno in grado di salutarlo come merita: come un campione che ha fatto una scelta diversa per motivi che forse non conosceremo mai con certezza, ma comunque un campione che ha contribuito a rendere la Juve quello che è diventata in questi anni. I veri tifosi della Juve sapranno salutare Bonucci come merita, certi animali, invece, non meritano di essere chiamati né tifosi né tantomeno persone.

@lorebetto