L'AMBIENTAMENTO - "Ho discusso con lei per venire qui in macchina, ma qui (ride) ci sono troppi guidatori pazzi e non so se ne sarei capace. Altri stereotipi? La prima settimana qui, ho mangiato la pizza tre volte. Ho pensato: 'Cosa?'. Credevo che fosse uno scherzo quando mi dicevano che qui la gente mangia pasta e pizza a tutte le ore. Ma mangio pasta ogni giorno, nell'hotel in cui vivo la servono sempre".
LA JUVE - "Qui l'organizzazione è grandiosa, per esempio non dobbiamo lavarci i vari kit da sole. Questo è bello. Per il resto è simile all'Inghilterra e a Liverpool, quindi per me è positivo. Se mi sono mossa da lì a qui è per fare un salto a livello professionistico, e la Juventus ha alzato l'asticella".
IL PERSONAGGIO - Il modello è Andres Iniesta, la passione quella per la musica... tanto che alla Juve è già la dj ufficiale dello spogliatoio: "Ci sono voluti appena 4 giorni, poi ho avuto questo ruolo", come a Liverpool. "Il gusto musicale è un po' diverso rispetto a lì, ho notato che qui piacciono molto le cose più smielate, mentre in Inghilterra era più: 'Qual è l'atmosfera oggi? Un po' fredda o altro? Ed ecco che si cercavano canzoni allegre tutto il tempo, senza pensare alla situazione. Mentre qui piacciono quelle più melense perchè così si può cantare'". Radiosa e già al centro del gruppo, qui per un sogno: "A 10 anni non sapevo che questa sarebbe potuta diventare la mia carriera, ma sapevo che avrei potuto un giorno giocare per l'Inghilterra. E' ciò che ho sempre sognato e che sognerò sempre".