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In mattinata la Juventus ha ufficializzato la conclusione del rapporto con l’allenatrice delle Women, Rita Guarino. Sotto la sua guida, le bianconere hanno conquistato 4 Scudetti, 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe in 4 anni di vita del progetto. Il ruolo di Guarino è andato al di là di quello di coach; il suo contributo è stato fondamentale per l’avvio, la crescita e le vittorie delle bianconere. Ha contribuito a plasmare, fin dal primo incontro con Stefano Braghin, l’intero progetto, dargli delle fondamenta fino a ergerlo a punto di riferimento del calcio femminile italiano. È stata una scommessa – Guarino non aveva mai allenato in Serie A – risultata vincente, forse oltre ogni immaginazione. Ora, il club ha deciso di ribaltare il tavolo, da cui è uscito vincente per 4 anni consecutivi, e andare all-in.
FUTURO - Da qualche settimana, le voci di un suo addio giravano sempre più insistenti, fino all’ufficialità di questa mattina. Definire la scelta della Juventus inaspettata, quindi, non sarebbe corretto. Difficilmente comprensibile? Questo sì. La logica che sottostà alla decisione della società è quella di dare nuovi stimoli ad un gruppo che ha dominato in Italia e migliorare i risultati in campo europeo. Non serve un particolare sforzo mnemonico per collegare i fili e pensare a quanto successo con la Prima squadra due anni fa. La speranza, in questo caso, è che il cambio in panchina possa davvero assolvere a questi compiti e che, come successo con i colleghi uomini, questo non si riveli, alla fine, efficace come un bluff.