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Era arrivata in estate Sofia Cantore, dopo aver dimostrato con la maglia della Florentia San Gimignano prima e quella del Sassuolo poi, di essere pronta al grande salto: quello di ritornare alla Juventus Women. Proprio quella Vecchia Signora che l'aveva chiamata, non ancora diciottenne, quando indossava la maglia del Fiammamonza e l'aveva fatta esultare per la chiamata correndo per tutto il campo di allenamento. Poi gli "Erasmus" per crescere ed infine il rientro a Torino. 

DIMOSTRARE- La parola d'ordine, fin dal suo arrivo a Torino è stata "dimostrare" ma Sofia ha sempre risposto a suon di gol e prestazioni su alti livelli. Si pensi al super gol messo a segno in Women's Champions League ad Alessandria contro il Koge. Unica sbavatura il rigore sbagliato a Parma in finale di Supercoppa ma, i rigori li sbagliano anche i pù grandi campioni e chi ha il coraggio di tirarli, si sa. Da lì in poi però lo spazio concesso a Cantore è andato in decrescendo.

E ORA?- Sempre meno, lo dimostrano le scelte, complice l'arrivo di Paulina Nystrom che si sta prendendo la Juventus. Addirittura, sabato contro l'Inter il suo ingresso è stato al minuto 87, a giochi ormai chiusi. Stupisce però, in Nazionale infatti le prestazioni di Cantore sono state decisamente degne di nota, coronate anche dalla prima gioia in azzurro. Classe e talento della numero 9 non sono mai stati messi in discussione, così come mentalità, grinta e carattere. L'ultima parte di stagione sarà chiave per Cantore che dovrà dimostrare, soprattutto agli scettici, quello che è il suo vero valore e trascinare la sua Vecchia Signora. Certo però, difficile farlo soltanto nei quattro minuti finali.