ILLUSIONI – Farsi delle illusioni non servirebbe a nessuno. Le categorie di differenza esistono, e si sono viste. Dal punto di vista tecnico, come da quello fisico. La strada è lunga, per arrivare tra le migliori 8 d’Europa. Ma il percorso per arrivarci non si costruisce in 4 mesi. Si procede gradino dopo gradino; inciampando - come avvenuto contro il Barcellona, sebbene in amichevole – e salendo, come questa sera. Sì, perché nonostante la sconfitta, le Juventus Women escono dal campo con la consapevolezza di aver sfiorato l’impresa ma, soprattutto, di aver ridotto il gap con le migliori squadre del panorama calcistico europeo. Ridotto, non colmato. Tempo al tempo.
PECCATO – Che peccato! Il coronamento di una serata come questa, sarebbe stato tornare a casa con un punto in tasca. Così non è stato: imprecisione, sfortuna, errori e quello che dicevamo prima: le categorie di differenza. Poco male. Vero, e non potremmo dire altrimenti mentre ci troviamo nel tempio della Juventus, vincere è tutto ciò che conta. Ma stasera, la cosa più importante, ed è necessario ripeterlo, è che la squadra di Montemurro ha capito di poter puntare in alto, e dopo una partita così non può che uscirne rinforzata.