Come racconta Il Corriere dello Sport, Dusan ha voluto fortemente il Mondiale. Di fatto il 22enne è fermo da un mese, ovvero da quando si è accomodato in panchina al 70' della rovinosa notte di Lisbona, scuro in volto per il timore - poi concretizzatosi - del ritorno della pubalgia: proprio per questo motivo, per il riacutizzarsi di quella fastidiosa infiammazione, era stato costretto a saltare le ultime cinque partite prima della sosta, lasciando Massimiliano Allegri orfano del suo centravanti titolare e chiudendo la sua prima parte di stagione con un bottino comunque invidiabile di 7 gol in 15 presenze.
La sua parola d'ordine, nelle ultime settimane, è stata "prudenza": Vlahovic non ha voluto rischiare nulla proprio perché il suo obiettivo era quello di presentarsi al Mondiale al top della condizione, obiettivo che sembra aver centrato a giudicare dalla sua prestazione in amichevole contro il Bahrein, in cui ha segnato un gol e servito due assist nel 5-1 serbo. Il sorriso è tornato, quindi, e ora l'attaccante è pronto a fare sul serio: contro gli amici Danilo, Gleison Bremer e Alex Sandro, Dusan darà il meglio di sè, per coltivare il più possibile il sogno di una vita, quella storia di cui vuole essere protagonista.