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La sfida di ieri di Champions League, con la disfatta per 0-3 della Juventus ha lasciato degli strascichi. Coloro che già durante lo scorso maggio erano scettici su un ritorno in panchina di Massimiliano Allegri sono nuovamente emersi, rendendo note le lacune della squadra ieri. Ma quante effettivamente sono le colpe dell'allenatore toscano?

IL GIOCO - Le difficoltà della Juventus emergono sempre contro squadre che giocano basse e soprattutto chiuse. Nel secondo tempo infatti i bianconeri hanno potuto gestire tranquillamente il pallone fino ai centrocampisti ma è sempre mancato il guizzo in più. 

VITTORIE - Non a caso la Juventus in questa stagione non ha ancora vinto nemmeno una tra le sfide con le migliori squadre della Serie A. Ricordiamo che ieri sera dopo il vantaggio del Villarreal c'erano ancora 15 minuti per provare ad agguantare i tempi supplementari ma la Vecchia Signora si è sciolta. Disgregata completamente permettendo agli avversari di colpirli ancora, e ancora. 

ASSENZE - Certo, pesano le assenze di Denis Zakaria, Leonardo Bonucci, Federico Chiesa e Weston McKennie. In particolare in una sfida come quella di ieri pesano le assenze degli ultimi due che, sarebbero stati in grado di saltare l'uomo e creare la superiorità numerica di cui la Juve avrebbe avuto bisogno. Il gioco di Madama ieri è parso eccessivamente scontato, basandosi solo sugli esterni, prevedibile. 

CAPIRE I GIOCATORI - Massimiliano Allegri è sempre stato bravo nel mettere nelle condizioni di rendere al meglio i propri giocatori. Nella sfida di ieri nemmeno questo è riuscito: Arthur lasciato troppo solo in mezzo al campo con le mezze ali sempre troppo lontane. Locatelli schiacciato sulla linea degli attaccanti. Tuttavia il brasiliano è notoriamente bravo con i passaggi corti e nello stretto, l'ex Sassuolo migliore nei passaggi lunghi e nell'inventare. 

LACUNE - Alcune colpe saranno imputabili al tecnico livornese, altre alle assenze ma altre ancora alla squadra. Con 15 minuti ancora a disposizione dopo la prima rete subita su rigore non hanno saputo reagire, con grinta, per riprendere la partita.