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La Vecchia Signora punta sui vecchi: questo il mito da sfatare, in una campagna acquisti che ha indubbiamente regalato a Max Allegri nuovi profili d’esperienza. L’obiettivo principale, esplicitato a più riprese dalla dirigenza - da Andrea Agnelli a Pavel Nedved - è adesso la Champions League: servono quindi giocatori “pronti”, a costo di sacrificare alcuni giovani di sicuro avvenire. Lo sguardo è puntato in particolare su quel Mattia Caldara scambiato alla pari con Leonardo Bonucci. Tutto vero. Se non fosse che dal mercato è uscita comunque una delle Juventus più giovani di questo ciclo.

ADDIO AI VETERANI - A tre giorni dalla chiusura della finestra estiva di trasferimenti, e salvi colpi di scena tutt’altro che impossibili in questo mercato folle, la Juve 2018-19 è la più giovane dell’ultimo quinquennio. Merito indubbiamente dell’addio di un veterano come Buffon (41 anni il prossimo gennaio), così come di Lichtsteiner, Higuain, Asamoah e della meteora Höwedes. Ma soprattutto, il mercato di Marotta e Paratici ha visto arrivare a Torino diversi giocatori nel fiore della carriera: profili che nonostante la carta d’identità possono contare su una notevole esperienza internazionale. Troppo facile dimenticarsi - di fronte al classe ’85 Cristiano Ronaldo - dei 24enni Emre Can e Cancelo e dei 25enni Perin e Spinazzola.

LA PIÙ GIOVANE - L’età media della Juve è di 27,9 anni. Notevolmente più “vecchia” era la rosa di Allegri nella scorsa stagione, che sfiorava addirittura i trent’anni (29,4). Ma anche il gruppo che arrivò a Cardiff, perdendo poi la finale di Champions League contro il Real Madrid, perde il confronto “anagrafico” con quello attuale: 28,1 anni. La media era invece di 28,4 anni nelle prime due stagioni del tecnico livornese sulla panchina bianconera. Juve anziana? La Signora che vuole puntare al successo europeo è la più giovane degli ultimi cinque anni.