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Non sono stati gli episodi, a colpire. L'ha fatto la costanza dei suoi colpi, la voglia messa in ogni contrasto. Simone Condello si è preso la Juventus dopo tanto sudore e allenamenti: lo racconta il suo modo di stare in campo. Diverso dagli altri perché è lui a renderlo tale: la funzionalità, soprattutto tra i ragazzi, resta il quid in più che ti permettere di distinguere certi talenti. 

LA STORIA - Di romani in bianconero ne sono passati, ma forse Condello certe orme può davvero ripercorrerle. Tutto chiaro: è prestissimo. Ma quel ragazzino lì, che nel dicembre del 2017 strega gli scout juventini dopo i pacchi di gol conquistati con la Nuova Tor Tre Teste, può già vantarsi di una speciale dote: sa far male agli avversari. E questo conta, eccome. E conterà probabilmente a lungo. Lo sapevano bene Roma e Lazio, a un passo dalla sua qualità così come il Milan. Alla fine ha scelto la Juve. E la decisione si è rivelata vincente. Valenti, quando ha ascoltato il suo nome, non ha potuto non sorridere: il suo zampino è arrivato nel momento determinante. Dote rara. Ora tocca conservarla.