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Calcio propositivo, di dominio e controllo del gioco. Andrea Pirlo sta lavorando su questa filosofia, ben applicata contro la Lazio anche se gli ultimi sciagurati 15 secondi hanno fatto dimenticare una delle prestazioni più positive della stagione. Dove comunque alcuni episodi lasciano spazio all’analisi. Perché sebbene Cristiano Ronaldo e compagni abbiano prodotto diverse occasioni da gol, ne è stata concretizzata solo una, pareggiata dall’uomo della provvidenza biancoceleste Caicedo. Ci vuole più cinismo, più istinto killer che permetta alla Juve di chiudere le partite e di non rimanere con il fiato sospeso fino al triplice fischio. E non ci possono pensare sempre gli attaccanti, una buona dose di gol deve arrivare anche dal centrocampo, cosa che finora non è accaduta.

UN SOLO GOL! - La Juventus ha segnato 15 gol in campionato, 3 dei quali provengono dalla vittoria a tavolino contro il Napoli. Effettivamente sono 12: 6 di Cristiano Ronaldo, 2 di Morata, 2 di Kulusevski, 1 di Rabiot e 1 di Bonucci. In Champions la voce recita 6, 4 di Morata, 1 di Dybala e 1 autogol. Se agli attaccanti non si può recriminare niente, alla mediana servirebbe una strigliata. Uno, come l’unico gol prodotto in 9 partite dal centrocampo della Juve. Solo Rabiot si è iscritto al tabellino dei marcatori, niente Arthur, niente Bentancur, niente McKennie e nemmeno Ramsey. Un problema noto in casa bianconera, che si trascina dall’anno scorso quando in panchina sedeva Sarri, che per ora non è stato ancora risolto da Pirlo. Che ne è consapevole, perché il salto di qualità generale a cui è chiamata la Juve deve anche passare dalla vena realizzativa dei centrocampisti. A confronto, le altre big di Serie A hanno appreso fin da subito la lezione.

Sfoglia la gallaery per vedere il centrocampo della Juve a confronto con le altre big di Serie A