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Solo voci. Sono solo voci quelle circolano su un possibile interessamento di un fondo finanziario arabo per acquistare la Juventus. Vere? False? Una cosa è certa: queste voci prima d'ora non erano mai emerse. Ora tutto sembra possibile.

Non dobbiamo nasconderci dietro la cronaca immediata, le dichiarazioni d' ufficio, la passione degli Agnelli, l'Avvocato che “ancora ti guarda da lassù”, la difesa “a oltranza”...John Elkann è sempre stato il più tiepido, se non il più freddo, della famiglia nell'affetto verso i colori bianconeri. Ed è un personaggio enigmatico. Anche chi lo conosce bene non sa cosa pensi. Certo si fa consigliare. In fondo ha imparato alla dura scuola di Marchionne, salvatore della patria, suo mentore severo e inflessibile, che già non vedeva di buon occhio l'eredità sportiva toccata in sorte alla Fiat & Co. All' interno della Exor, inoltre, non erano pochi i soci che storcevano la bocca ad ogni aumento di capitale. Gli ultimi 4 anni, sul campo, hanno aggiunto, poi, ulteriori perplessità e l'accerchiamento giudiziario, mediatico, istituzionale, subìto dalla Juventus, è un'ulteriore tentazione di mollare tutto. Prima, comunque, bisogna operare il delisting dalla borsa. Complesso, ma oggi possibile a prezzi molto più abbordabili di ieri, poi magari, patteggiare, e cercare un compratore. Il brand bianconero è ammaccato, ma ancora appetibile. Gli arabi, appunto, freschi di mondiali potrebbero gradire.

Perciò si spiega anche la sordina con cui la Juve si difende “dal” processo. Perché sabaudi d' accordo, ma c'è un limite anche all'àplomb. In fondo, in Italia, s'è sempre fatto così: sparare a zero contro chi ti spara a zero, iniziando a processarti sui giornali. La società bianconera no, come gradisse chiudere in fretta e “liquidare”. Alla Juve non lo sapevano nemmeno delle esternazioni (chiamiamole così, per pudore) del Dr. Santoriello, magistrato inquirente dell' inchiesta Prisma, che avrebbe dovuto, a rigor di legge e di codice etico, essere super partes, nel senso di aver il dovere di raccogliere anche elementi a favore dell'indagato/imputato. L' odio da lui professato non è il miglior metodo per condurre indagini e accuse in maniera equilibrata. Inoltre, non ci pensa nemmeno, la Juventus, a ventilare la scelta di rigettare la clausola compromissoria e rivolgersi al Tar, con conseguenze pesantissime sullo svolgimento del futuro campionato.