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La Juve ha annunciato due giorni fa con una nota sul proprio sito ufficiale di aver avviato l’iter per l’aumento di capitale da 300 milioni di euro, già discusso nell’ultima assemblea dei soci, che ha approvato il bilancio al 30 giugno 2019. L’aumento di capitale sarà coperto solo in parte, per 192,6 milioni, dalla famiglia Agnelli: il resto sarà coperto tramite nuove azioni del club o da banche già scelte come garanti. Dai documenti aggregati emerge però un quadro non florido della situazione finanziaria della Juve.

SULLE NUOVE AZIONI - La Juve ha pubblicato oggi le note integrative sull’emissione delle nuove azioni: “Alla Data del Documento di Registrazione - si legge sul sito ufficiale del club - l’Emittente presenta una situazione di tensione finanziaria non disponendo di capitale circolante sufficiente a far fronte al proprio fabbisogno finanziario complessivo per i dodici mesi successivi alla Data del Documento di Registrazione (stimato in Euro 148 milioni)”.

RISCHI - Nel documento è poi spiegata l’importanza dell’aumento di capitale, necessario per assicurare continuità aziendale: “Nel caso di mancata esecuzione dell’Aumento di Capitale, di revoca degli affidamenti bancari e delle linee di credito disponibili e di mancata attuazione di ulteriori tempestive azioni volte a reperire risorse finanziarie in coerenza (per misura e tempistica) con i flussi finanziari in uscita previsti per i dodici mesi successivi alla Data del Documento di Registrazione, la prospettiva della continuità aziendale dell’Emittente sarebbe compromessa”.

PROSPETTIVE NEGATIVE - Non sono rosee inoltre le prospettive: “L’andamento economico dell’esercizio 2019/2020 è previsto ancora in perdita e non si esclude che l’esercizio in corso possa chiudersi con una perdita maggiore rispetto a quella dell’esercizio 2018/2019". 

SFORATI LIMITI FIGC - “Sulla base delle risultanze contabili al 30 settembre 2019 l’indicatore di liquidità della società è pari a 0,55 e, dunque, inferiore alla misura minima applicabile (pari a 0,7): come tale, in occasione della verifica alla scadenza del 30 novembre 2019, tale indicatore risulterà non rispettato".

La nota integrativa conclude: “Si evidenzia che, nel caso di buon esito dell’Aumento di Capitale, circa la metà dei proventi netti dell’Aumento di Capitale sarà destinata a rimborsare debiti o finanziare impegni già assunti ovvero da assumere nei dodici mesi successivi alla Data del Documento di Registrazione (Euro 148 milioni), e solo la parte residua dell’Aumento di Capitale sarà destinata a finanziare le ulteriori azioni previste dal Piano di Sviluppo"