L'obiettivo è ritrovare la mentalità vincente, tenere alta l’attenzione per 90 minuti, sigillare la difesa e limitare i troppi errori di questa squadra, anche dello stesso Allegri, in un clima ora un po' più teso. Allegri ha l'esperienza e la fiducia per risalire, sistemando tutto, ma il cambiamento è troppo complesso per compiersi in due settimane.
Il caos di queste ore - scrive Gazzetta - nasce da lontano, da scelte di mercato sbagliate che hanno portato un vortice di acquisti e cessioni: una ventina di calciatori arrivati a Torino in tre estati, come una nuova squadra trasferita alla Continassa. Della vecchia Juve di Allegri non è rimasta traccia, per nomi e spirito: il carattere di questa squadra perciò è tutto da costruire e le leadership da assegnare, almeno da metà campo in su. Ci si aspetta molto da De Ligt, ma anche da altri costantemente confusi come Szczesny, Rabiot e Alex Sandro. Allegri ha le idee chiare almeno sul gioco: deve ritrovare solidità difensiva per poi ripartire con i suoi giocatori di qualità a campo aperto, anche a costo di difendersi tanto e difendersi bassi. Con qualche dubbio dall'esterno per l'approccio e per giocatori come Dybala e Locatelli, ma soprattutto con tanti da ritrovare... a partire dal Malmö. Prima questo, poi le caratteristiche.