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"Milinkovic fa per tre". Titola così l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, raccontando come il serbo della Lazio, grande sogno di mercato della Juve, sia "un fantastico esemplare di tuttocampista", capace di agire sia come mezzala, a destra e a sinistra, ma anche in un centrocampo a due, e a volte persino nel ruolo di trequartista d'assalto "per sfruttare al meglio i suoi centimetri e il suo senso della porta". Una duttilità, la sua, che sarebbe molto utile anche a Massimiliano Allegri, che ama cambiare sistema di gioco in base a uomini e situazioni da affrontare. Avere Milinkovic in squadra, in sostanza, sarebbe come avere tre diversi giocatori.

Tre giocatori proprio come quelli che potrebbero essere sacrificati per fare spazio a lui la prossima estate, quando la Juve potrebbe sfruttare la riduzione del prezzo del suo cartellino alla luce dell'avvicinarsi della scadenza di contratto (fissata nel 2024): il primo è Weston McKennie, che secondo la rosea potrebbe essere ceduto già a gennaio per fare cassa; il secondo è Adrien Rabiot, che difficilmente rinnoverà, garantendo ai bianconeri un importante risparmio sul suo ingaggio da 7 milioni di euro netti (destinati peraltro ad aumentare, in caso di prolungamento); il terzo, infine, è Leandro Paredes, per cui l'obbligo di riscatto è già venuto meno con la mancata qualificazione agli ottavi di Champions League. Tre (possibili) addii, dunque, per un nuovo top player. Da affiancare a Manuel Locatelli e Paul Pogba, senza dimenticare i vari Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, a cui potrebbe aggiungersi uno tra Nicolò Rovella e Filippo Ranocchia di rientro dal prestito al Monza.