6
Penalizzata di 15 punti in campionato e in attesa degli sviluppi delle inchieste su manovra stipendi e bilancio, la Juventus guarda con preoccupazione al suo futuro. E il discorso vale sia per il campo che per il mercato. Per i bianconeri il rischio, grosso, è quello di restare fuori dalle coppe europee per la prossima stagione. Al momento, vista la classifica, per la Juve è molto difficile pensare di raggiungere Champions o Europa League attraverso il campionato. Restano le alternative della vittoria in Coppa Italia (per l'Europa League) e in Europa League (per la Champions). E poi, in ultima istanza, bisogna tenere aperta anche la possibilità che la Uefa prenda provvedimenti nei confronti dei bianconeri (e in questo senso le parole di Evelina Christillin suonano come un sinistro monito).

La situazione dunque ricorda molto quella vissuta dalla Juventus nel 2006, durante la calda estate di Calciopoli. Allora, come ora, la dirigenza venne rasa al suolo, e a gestire il mercato venne buttato, da un giorno all'altro, il giovane Alessio Secco. Nella Juve attuale, Francesco Calvo è stato nominato come chief football officer: sarà lui il nuovo capo dell'area sportiva al fianco del direttore generale Maurizio Scanavino. Insieme a Calvo, in prima fila sul mercato ci saranno anche Giovanni Manna (ds della Juve Next Gen) e Matteo Tognozzi (responsabile dell'area scouting). 

Nel 2006, con la Juve in B, da Torino ci fu una fuga di campioni: da Cannavaro a Ibrahimovic, da Vieira a Thuram, da Emerson a Zambrotta, per finire con Mutu, furono in tanti a salutare la Signora. Nel 2023, la situazione potrebbe riproporsi, perché il club potrebbe essere costretto a cedere almeno un big per fare cassa, e perché gli stessi top player della Juve potrebbero essere tentati di cedere alle lusinghe di altri club, se l'alternativa bianconera fosse quella di non giocare in Europa. I primi indiziati sono ovviamente i giocatori a fine contratto con ingaggi pesanti, con altre offerte o con rendimento deludente, giocatori che difficilmente rimarrannno. E parliamo dei vari Rabiot, Di Maria, Paredes, Cuadrado e Alex Sandro. Diverso il capitolo Milik, per il quale può essere trovata una soluzione per la permanenza.

Sono però soprattutto altri nomi, legati alla Juve da contratti più lunghi, a preoccupare i tifosi. Sono i giocatori con i quali una Juve in estrema difficoltà potrebbe riuscire a fare cassa, anche in modo importante. I nomi sono soprattutto quelli di tre elementi che, in una situazione virtuosa, nei piani della società dovrebbero costituire la spina dorsale della Juve dei prossimi anni: Gleison Bremer, Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. Da risorse in campo a risorse per il bilancio, assecondando anche le loro legittime aspirazioni. Fra i tre, almeno un sacrificio potrebbe rendersi necessario.