Chi vive o ha vissuto Torino sa cosa rappresenti Superga per il mondo granata: il legame tra il popolo del Toro e quelle anime è qualcosa di unico, perché uniche sono la storia, le vittorie, il dramma. Tutto straordinario e gigantesco: se raccontate a un bambino le vicende della squadra di Valentino Mazzola, fino all'epilogo, vi ascolterà a bocca aperta come fosse una favola senza lieto fine. Un momento al quale è in qualche modo legata la stessa Juventus. Fu dopo la tragedia che Gianni Agnelli, ovviamente colpito in modo profondo, decise di costruire una grande squadra, perché la città doveva averne almeno una fortissima.
Cairo, presidente del Torino, al pari dei tifosi granata non vuole, o non vorrebbe, che il derby si giocasse il 4 maggio (in questa data la squadra è scesa in campo otto volte, ma mai contro la Juve). Il fatto è che il calendario potrebbe non concedere alternative: nel caso in cui i bianconeri si qualificassero per la semifinale di Champions e la giocassero mercoledì 1° maggio, con il ritorno martedì 7, l’unica data possibile per il derby sarebbe appunto quella di sabato 4. Diverso il discorso se la Juve fosse impegnata nell’altra semifinale, quella prevista per martedì 30 aprile e mercoledì 8 maggio: a quel punto il derby verrebbe effettivamente anticipato a venerdì 3.
Problemi che non esisterebbero se vivessimo un calcio ideale in un mondo ideale. In quel calcio e in quel mondo, il 4 maggio sarebbe una giornata speciale per tutta Torino.
@steagresti
