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Passato, presente e futuro. Juventus-Torino è la sua partita e la vivrà, salvo sorprese, da titolare: Moise Kean ha l’occasione di lasciare per la prima volta un segno in un derby “dei grandi”. Lo farà da ex, perché l’operazione di mercato con cui i bianconeri lo hanno soffiato ai rivali cittadini nel 2010 - dopo tre anni nei Pulcini granata - è una ferita sempre pronta a riaprirsi. Toccherà a lui al fianco di Cristiano Ronaldo, anche per sfatare lo strano tabù di una seconda parte di stagione che l’ha visto esplodere definitivamente: con CR7 l’ex “ragazzino prodigio” non ha ancora segnato.

IL DERBY DI MOISE - Prima il Torino, poi Raiola: la partita della Juventus per Kean si svilupperà in campo e quindi sul tavolo delle trattative con l’agente. La firma sul nuovo accordo fino al 2024 è vicina, con relativo adeguamento dell'ingaggio. La volontà del club bianconero è di puntare ancora sul giovane bomber, anche in vista di una finestra di mercato che potrebbe portare un nuovo numero 9 (Icardi in prima fila). A gennaio lo volevano tutti, la Juve ha alzato il muro e adesso è pronta a blindare il suo gioiello. E il posto da titolare contro il Torino rappresenta già un punto di partenza: perché Raiola chiede adeguate garanzie tecniche anche per il futuro di Kean, che non potrà più essere relegato in panchina con continuità. E' la sua partita: lo era anche in passato, lo sarà per il futuro.