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Alessio Tacchinardi racconta la notte di Manchester. A Il Giornale, sulla finale di Champions persa contro il Milan nel 2003, ha detto: "Ho dei ricordi tristi... la mia brutta sensazione però ha radici profonde da ricercare nella semifinale contro il Real Madrid. Facemmo una partita mostruosa contro quella grande squadra, vincemmo 3-1 ma poi ci fu l'episodio dell'ammonizione inutile di Nedved che prese il giallo e dovette saltare così la finale".

NEDVED - "Sentivo che in quell'edizione della Champions c'era qualcosa di stregato per la Juventus e quell'ammonizione a Nedved che dovette poi saltare la finale me ne diede una conferma, io credo nel destino sportivo. Avevamo una squadra fortissima in difesa, forte a centrocampo con Pavel che era la vera bomba ad orologeria capace di dare lo strappo giusto, in attacco eravamo altrettanto forti. In quella finale con il Milan ci mancò proprio l'imprevedibilità di Nedved, fu una partita durissima e faticosa e persa poi ai calci di rigore. Ero presente in quattro finali, ne ho perse tre e vinta una. Ci penso spesso e come me tutti i tifosi: quella del 2003 è stata amara per tutti per come è maturata ma ora mi auguro che prima o poi la Juventus la possa riportare a casa".

CHAMPIONS E SARRI - "La Juventus si è fermata nel momento cruciale della stagione, nel momento decisivo perché poteva decollare, e io penso che l'avrebbe fatto, ma poteva anche affondare. Un eliminazione con il Lione avrebbe creato un mare di polemiche ma io penso che ce l'avrebbe fatta a ribaltare il risultato. Inter e Lione erano i due momenti determinanti della stagione ed ero convinto che ne sarebbero usciti alla grande. Con i nerazzurri è andata così con Sarri e la squadra che hanno capito che se non giochi al 100% perdi anche con chi è inferiore. In quei momenti lì o muori o esplodi. A oggi, però, è difficile dire come sarà la Juventus in Champions ad agosto dato che sarà un mero discorso fisico. Chi è stato più bravo a mantenere questa condizione avrà dei grandissimi vantaggi sia in campionato che in Champions. Se penso al Lione dovrà affrontare la Juventus ad agosto senza però più giocare a giugno e luglio non so come potrà arrivare alla sfida contro i bianconeri. Ad oggi una cosa è certa: le tedesche vanno a duemila, ma loro non si sono mai fermati".

CHIELLINI - "Io conosco bene Giorgio ed è un ragazzo fantastico ma certe cose penso che si potevano cercare di mediare un po’ di più, altre sono state forse ingigantite molto. Poi non so se è stato fatto per vendere qualche copia in più ma lui è senza ombra di dubbio un ragazzo d’oro, fantastico. Ripeto, a volte bisognerebbe evitare di scrivere certe cose sui libri, ma su Giorgio metto la mano sul fuoco: non l'ha fatto per apparire o per creare polemica".