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Il calo del ritmo, una forma non particolarmente brillante, l’Udinese che alla lunga esce dal guscio, qualche imprecisione in difesa. Tante le cause della rimonta subìta stasera. La principale, senza alcun dubbio, però, è la pessima prestazione di Szczesny. Sbaglia nella prima occasione: non blocca un pallone lento ed è macchinoso e poco reattivo nel buttarsi a terra, tanto da stendere nettamente il diretto avversario. Ancora più impacciato – anzi, superficiale – nell’azione del secondo gol, con uno stop sbagliato e un tentativo di giocare la palla che non è giustificabile. Una prestazione pessima, che arriva alla prima giornata di campionato, in un’estate dove il nome di Szczesny, almeno nella prima parte, ha occupato i titoli degli articoli di mercato, in opposizione a quello di Donnarumma. Quel Donnarumma, la cui figura ritorna questa sera preponderante, negli scritti e nella testa dei tifosi della Juventus. Una figura, però, da dimenticare. Perché ormai è fatta, è andata così. Per quel che riguarda Szczesny, una bocciatura senza appello, una prestazione pessima, da dimenticare il prima possibile. Sì, perché ora si deve pensare al bene superiore, alla squadra. E l’ambiente deve fare quadrato, intorno al portiere polacco, perché domani ci sarà ancora lui a difendere i colori bianconeri e il fattore mentale, per l’ultimo difensore, è fondamentale.