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Se ne parla spesso, in questi giorni con più insistenza considerando che, dopo l'eliminazione dall'Europa League, almeno una riflessione su Massimiliano Allegri è divenuta d'obbligo, per quanto il livornese sia di fatto "blindato" con altri due anni di contratto. Quello di Raffaele Palladino è un nome che intriga non poco il mondo Juve e i tifosi bianconeri, rimasti positivamente sorpresi dall'ottimo lavoro svolto dal tecnico classe 1984 al Monza, dove ha preso per mano la Prima Squadra a stagione iniziata - dopo l'esonero di Giovanni Stroppa - guidandola a una salvezza tranquilla al primo anno nella massima serie e togliendosi anche parecchie soddisfazioni contro le big (Vecchia Signora in primis, battuta sia all'andata che al ritorno, ma giusto la scorsa settimana anche con il Napoli campione d'Italia).

IL RETROSCENA - Un profilo certamente interessante, insomma, quello di Palladino, che prima del salto tra i "grandi" aveva avuto modo di farsi le ossa nella Primavera dello stesso club brianzolo, in un mondo, quello dell'Under 19, che per lui avrebbe potuto anche tingersi di bianconero. La scorsa estate, infatti, il 39enne era stato cercato proprio dalla Juve per affidargli la formazione attualmente guidata da Paolo Montero, a conferma di un effettivo interesse del club. Alla fine non se ne fece niente, ma di certo la stima dei bianconeri nei suoi confronti non è mai venuta meno, anzi molto probabilmente è solo aumentata alla luce della sua più che positiva esperienza in terra lombarda. Se poi ciò sarà sufficiente per una panchina alla Juve, la squadra di cui ha già difeso i colori da calciatore, sarà il tempo a dirlo...