"Non è possibile che non abbia ancora fatto un gol" il focus su cui l'allenatore della Juve si è concentrato parlando del giovane centrocampista. Anche nell'ultimo match, di occasioni ne ha avute, almeno due da buonissima posizione ma una volta la conclusione è finita larga e poco dopo ha perso l'attimo per tirare. Già prima a Lecce ma in generale da inizio anno, Miretti ne ha avute tante di opportunità per segnare o fare l'ultima giocata decisiva senza mai però riuscirci. Non certo per mancanza di qualità ma più probabilmente per poca abitudine e esperienza. Manca un po' quella spensieratezza che in tutte le altre zone del campo ci mette con risultati eccellenti.
"Ho parlato con Miretti, che ha qualità straordinarie, e non può sbagliare 3 ultimi passaggi come successo a Lecce. Come se si trova 5 volte davanti al portiere non può sbagliare 5 volte. Ma è una fase di crescita. Un chilometro 900 metri li corrono tutti, gli ultimi 100 metri li corrono in pochi. La differenza è lì, sta nella testa" ha detto Allegri a proposito. Dall'altra parte è vero che se ha già avuto così tante occasioni per segnare, il merito è suo, che sa come muoversi negli spazi e farsi trovare nel punto giusto; e allora, in questo caso, è giusto vedere il bicchiere mezzo pieno, perché per fare gli ultimi 100 metri c'è tempo; i primi 900 di Fabio sono una delle luci di questa stagione.