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Razionalizzazione delle spese. Una necessità che a suo tempo fu già palesata da Maurizio Arrivabene e che, in qualche modo, è stata rilanciata da Maurizio Scanavino che, a fine campionato, ha definito non banale la situazione economica di casa Juventus.
 
Tardi per la prova costume, ma ampiamente in tempo per le scadenze economiche. La Juventus si è messa a dieta, non corre su un tapis-roulant ma sta operando dei tagli che, a fine mercato, dovranno essere nell’ordine dei 120-130 milioni di euro.
 
Come racconta Gazzetta, il traguardo raggiunto a questo punto, con le operazioni già portate a termine o quasi, è intorno ai 40 milioni di euro lordi di risparmio, grazie ad un taglio sugli ingaggi. Un buon punto, ma ancora non basta.
 
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