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In un periodo di notevole flessione per il titolo della Juventus a Piazza Affari - ieri la quarta giornata consecutiva chiusa in rosso, con le azioni per la prima volta da inizio novembre sotto quota 1 € - la novità arriva dal verbale dell’ultima assemblea dei soci (quella del 25 ottobre) pubblicato dallo stesso club bianconero. Se infatti rimane costante rispetto alla scorsa stagione il peso degli investitori istituzionali (pari al 15,89% del capitale), all’Allianz Stadium è “spuntato” un azionista già noto al mondo del calcio europeo e non solo: Merrill Lynch International.


TERZO SOCIO - Sì, la Juventus attira anche le banche d’affari statunitensi. Merrill Lynch, come si evince dal verbale dell'ultima assemblea, detiene un pacchetto di azioni pari all’1,5% del capitale del club bianconero. Un pacchetto titoli che, ai valori medi dell’ultimo mese (1,056 €), ha un valore di circa 16,5 milioni. La società con sede a New York è il secondo maggior investitore istituzionale della Vecchia Signora, alle spalle del fondo londinese Lindsell Train che detiene l'11,3%, e il terzo maggior socio se si considera il 63,7% di Exor.


SEGNALE DALL'ESTERO - Merrill Lynch, fondata nel 1914 e acquistata dalla Bank of America nel 2008, in passato aveva investito anche nel Manchester United. Un segnale importante per una Juve che spinge sempre di più per consolidare la propria presenza internazionale, da un punto di vista sportivo e a maggior ragione economico. La Vecchia Signora piace sempre di più agli investitori esteri e lo scenario per il futuro è destinato ad evolversi ancora: perché la sola Exor potrebbe non bastare in eterno come forza economica per reggere il confronto delle rivali del continente.