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La Juventus non convince ma vince. Nella prima ora di gioco all'Allianz Stadium i reparti sono sempre troppo distanti, negli ultimi 30 metri manca qualsivoglia guizzo (eccezion fatta per un palo del solito CR7 sul finire di primo tempo) e lo Spezia fa un figurone, con Marchizza più volte pericoloso. Poi Andrea Pirlo indovina i cambi e, dopo nemmeno un giro di lancette dal loro ingresso in campo, Bernardeschi e Morata confezionano il gol del vantaggio: assist da sinistra dell'ex Fiorentina, correzione vincente ad aggredire il primo palo lo spagnolo, si spera guarito dal citomegalovirus. La Juve si sblocca mentalmente e tatticamente e, ancora su un'iniziativa di un ritrovato Bernardeschi da sinistra, il suo amico Chiesa trova il raddoppio sotto porta di pura tenacia, ribandendo in rete da terra dopo la prima respinta di Provedel. Gli ospiti non si danno per vinti e assediano a tratti, ma in contropiede subiscono il tris di Ronaldo, imbeccato in campo aperto da Bentancur. Ciliegina sulla torta, il rigore parato da Szczesny a Galabinov proprio all'ultimo respiro (fallo di Demiral su Gyasi).

I bianconeri mantengono così il terzo posto e si apprestano a "gufare" Milan e Inter, impegnate contro Udinese e Parma.

(la formazione della Juve è cambiata rispetto alla distinta a causa dell'indisponibilità dell'ultim'ora di De Ligt, qui documentata nel dettaglio)

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