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L'erede dell'erede. No, grazie. Che possa esserci un erede di Wojciech Szczesny in futuro è cosa nota e logica, ma che questo futuro possa essere molto prossimo - con Gigio Donnarumma - è argomento da tenere fuori da ogni discussione. Sì, perché dopo un anno passato alle spalle di Buffon il polacco ha appreso perfettamente quali siano le qualità, tecniche e morali, per stare tra i pali della porta juventina e, nell'anno successivo, le ha messe in mostra. Forte, affidabile, sicuro e nel pieno della sua carriera. Gli errori sul campo e fuori (pur pochi) fanno parte del passato, perché nel presente ci sono solo concentrazione, parate e salvataggi in extremis. Ricordate Griezmann?

DONNARUMMA - Certo, la suggestione di un giovane talento tra i pali, uno che per quanto dimostrato e per potenzialità possa compiere un percorso simile a quello di Buffon - qualche analogia già c'è - è affascinante, ma non è ciò di cui una Juve che vuole e deve vincere subito ha bisogno. E la parola chiave in questo caso è ambientamento. Oltre a maturità. Fasi già ampiamente raggiunte da Szczesny e che, invece, uno come Donnarumma deve ancora trovare, essendo nella prima fase del suo percorso. Insomma, un sì al talento, ma un secco no al colpo. Una follia da non commettere, perché Szczesny merita la fiducia che si è conquistato. Sul campo.

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