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Uno strano interludio per la squadra e per chi scrive e ama la Juventus da molti, moltissimi anni: ormai non si sa più nemmeno da quanto tempo.Strano come quando ti capita, nella vita, di dover lottare o, più semplicemente, affacciarti su tanti fronti. C’è quello giudiziario, ancora tutto sui giornali, ma comunque faticoso per la sua raffica di notizie. C’è il fronte familiare: John Elkann, ormai stufo d’un giocattolo da lui mai tanto amato, Andrea, ancora ferito, che sognerebbe un grande ritorno. E poi c’è la Superlega.

Insomma, complici i Mondiali, si vive in un clima di sospensione, nonostante la ripresa degli allenamenti, nonostante le amichevoli internazionali. Fra i cambiamenti alle porte, puntuali restano gli infortuni, grandi protagonisti del girone d’andata bianconero. E’ quasi l’unico legame con l’anno che sta tramontando, quello dell’infermeria, dei giocatori importanti (Chiesa, Pogba) in forse. Per il resto, la sensazione è che ci sia molto di più di un anno nuovo. Una grande sospensione, appunto, per la Juve, come se stesse, aspettando il suo Godot.