commenta
Al Madrid sono convinti, ed è piuttosto raro che arrivino a sbagliarsi: Rafa Marìn, difensore centrale, nato a Guadajoz, praticamente tra Cordova Siviglia, è una gemma rara ed è pronto al grandissimo salto. Se n'è accorto persino Carlo Ancelotti, che l'ha portato in panchina nei quarti di finale (ritorno) di Champions League contro il Chelsea, convocandolo in prima squadra anche per le sfide esterne con Athletic Bilbao, Getafe, Siviglia e Osasuna. Non ha ancora debuttato in maglia blanca, intanto sta già riscrivendo il suo mercato. Lo segue la Juve: non per affidargli il presente quasi orfano di De Ligt, ma per garantirsi comunque un futuro di livello nel reparto di dietro. 

L'IDENTIKIT - E' nato il 19 maggio del 2002, Marìn. A vent'anni è un titolare della Spagna Under 18 e in questa stagione è stato protagonista del Real Madrid B, con il quale ha giocato la Primera Division RFEF, la terza divisione spagnola. In totale? 27 presenze, solo un paio dalla panchina e tutto il resto dal primo minuto. Di fatto, un perno dei piccoli blancos, alla ricerca di un posto al sole e cioè al Bernabeu. Marìn ha anche messo a segno una rete, in una gara disputata da terzino contro l'Algeciras. Proprio la sua duttilità ha stregato la Juventus: quest'anno ha disputato ben 5 partite da esterno basso a sinistra, in una difesa a quattro. Rafa nasce però centrale, e soprattutto il piede forte resta il destro. 

FISICO ALLA... DEMIRAL - Alto (191 cm), strutturato fisicamente, spalle larghe ma agilità - tanta - nei movimenti. Marìn ha uno stile alla Chiellini, aggressivo e sbarazzino, ma nei movimenti ricorda molto Demiral. Anche per l'approccio all'uno contro uno, alla capacità di muoversi largo in un'eventuale difesa a tre. Ancelotti l'ha indicato per il futuro - e chissà, magari anche ad Allegri - e lo terrà maggiormente in considerazione nella prossima stagione. Ah, mercato permettendo. Anche perché Rafa ha solo un altro anno in maglia blanca: per ora non si è parlato di rinnovo, ma si è parlato tanto di un possibile addio. La Juve resta un'opzione credibile.