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Stando a Tuttosport, l'ufficialità dell'addio al Marsiglia di Igor Tudor, arrivata nel pomeriggio di ieri, ha rafforzato ulteriormente la già solida candidatura del tecnico croato a raccogliere l'eredità di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juve, qualora la società bianconera optasse per la separazione. Il 45enne, che ha sostenuto di lasciare il club francese "per motivi personali e professionali", è da tempo in cima alla lista dei possibili sostituti del livornese, per una serie di motivi ben precisi. 

I MOTIVI - Innanzitutto bisogna sottolineare i risultati ottenuti nelle ultime due stagioni (due salvezze da subentrante con l'Udinese nel 2018 e 2019, il nono posto con il Verona lo scorso anno e il terzo nella Ligue 1 che si sta per concludere, dopo aver impensierito anche il PSG). Tudor, poi, conosce bene il calcio italiano e l'ambiente bianconero, essendo stato alla Juve prima da giocatore e poi da vice di Andrea Pirlo, inoltre ha un ingaggio in linea con l'austerità del nuovo corso (al Marsiglia percepiva 2 milioni di euro netti). A tutto ciò va ad aggiungersi il fatto di essere libero da vincoli contrattuali e dunque di poter essere ingaggiato senza il pagamento di clausole o liberatorie, tutte spese che a Torino, considerando anche che la separazione da Massimiliano Allegri non sarebbe gratuita, eviterebbero volentieri.