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Penalizzazione e tempesta con gli strascichi potrebbero durare a lungo. Apre così la Gazzetta dello Sport, che analizza il tema plusvalenze e le indagini in corso con vista su un futuro problematico per la Juventus e con tanti punti di domanda. La Juve potrebbe essere presto costretta a preoccuparsi dell’avvenire del suo parco giocatori, soprattutto di quelli con uno stipendio molto alto, spiega il quotidiano, che aggiunge: "Con il -15 in classifica e la spada di Damocle sulla testa, pensare a una Juve in Champions nel 2023-24 è oggi complicato, anche se non impossibile grazie anche alla strada alternativa rappresentata dall’eventuale trionfo in Europa League".

CHI RESTA - Come proseguire? "Così, se da una parte la società bianconera potrebbe essere costretta ad abbassare sensibilmente i costi, dall’altra alcuni calciatori potrebbero essere invogliati a cambiare aria. In particolare i top: da Angel Di Maria ad Adrien Rabiot. Ma occhio anche a Dusan Vlahovic, che vanta tuttora diversi estimatori tra le big europee", si legge. E chi resterebbe? Futuro Champions o no, la Juventus nel 2023-24 dovrebbe ripartire da Pogba. Il più pagato della rosa, con il contratto più fresco e lungo e con una scelta di cuore fatta a luglio per il ritorno, che non si è ancora compiuto in campo, fanno pensare a un proseguimento del matrimonio a prescindere dagli eventi.

GLI ADDII - Discorso diverso per Di Maria, già in odore di possibile addio dopo un anno. Ma se in situazioni normali, un cambio di programma non si può escludere a priori, senza Champions, invece, il divorzio potrebbe convenire un po’ a tutti. Dubbi e tentazioni, oltre al bilancio. Stesso discorso per Rabiot, il cui rinnovo è bloccato in salita, con la Juve che non si spinge oltre un contratto competitivo con quello attuale. Champions o meno, sembra segnato il futuro di Paredes che va verso il non-riscatto. Mentre per Vlahovic potranno arrivare molte offerte... le parti vorranno ascoltarle?