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Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Sassuolo.

CAOS RINNOVI E ICARDI - “Qui dentro non c'è alcuna confusione, è tutto molto ordinato. I calciatori arrivano con le intenzioni giuste per svolgere la propria professione e sappiamo come funziona il mercato. Sono vecchie conoscenze. Escono fuori molti nomi di mercato, da noi ne escono di più, ci piace così. Alcune cose le leggo da voi e si avverano. Per quanto riguarda i social, il discorso è più profondo. I tesserati devono sempre avere l'attenzione che mandano un messaggio aperto, che va direttamente a tutti. A Ranocchia faccio i complimenti perché rende bene l'idea di quello che è essere un professionista che vuole bene prima all'Inter che a se stesso”. 

SASSUOLO - “Prima di tutto si fanno i complimenti a Squinzi e Carnevali perché sono loro che scelgono i calciatori e dettano le regole della loro società. In questi anni hanno fatto un gran lavoro anche nella scelta degli allenatori. Quando si parla di dover vincere le partite, bisogna poi farlo vedere in campo. Dobbiamo migliorare nell'atteggiamento collettivo di alcune gare”. 

NAINGGOLAN - “Sta recuperando da alcuni piccoli problemi a livello fisico e lui è uno che ha bisogno di supporto fisico. Adesso sta tornando ad essere quello che tutti conosciamo, perché è dispiaciuto e disturbato da questo periodo fatto sotto livello. Sono fiducioso perché lui ci tiene a svolgere bene la sua professione e riuscirà a spiegare a tutti che l'idea che avevano quando l'abbiamo preso, era quella giusta. Domani? È da valutare, non è facile prevederlo in 90' di partita a determinati livelli. Ma lo si può far giocare dall'inizio e sostituirlo. 39 punti anche nel girone di ritorno? Si è soddisfatti quando la squadra non torna indietro rispetto a quelli che sono i progressi fatti. Non vogliamo porci limiti, vogliamo fare il massimo, senza doverci legare a un tot di punti”. 

TRAGUARDI - “Voi volete crearci delle tensioni sui risultati da andare a prendere, ma queste pressioni le abbiamo già da soli perché siamo ambiziosi. Vogliamo vincere un titolo perché una società come l'Inter è troppo che non vince ed è durata anche un po' troppo a lungo. Ci servono rincorse veloci per raggiungere questi obiettivi, poi è chiaro che non sarà facile perché ci sono 6 o 7 società che fanno gli stessi ragionamenti”.

NAPOLI - “Noi vogliamo andare a prendere il Napoli, che negli anni ha fatto meglio di noi. Nell'ultima partita li abbiamo battuti meritatamente e questo fa parte della nostra crescita”.