Quale?
"Sono figlio di un procuratore di pugilato. Quando vedevo pugili che cominciavano ad avere 32-33 anni, chiedevo al mio babbo come facevano ad accorgersi del tempo che passava. E lui mi rispondeva: vedi il colpo partire con mezzo secondo di ritardo e lo prendi in faccia. Ecco, oggi Ronaldo è così. Significa poco, per carità, continuerà a segnare, ma arriverà un momento che un piccolo fenomeno del genere inciderà e lui capirà. Anzi, secondo me qualcosa ha già capito e la reazione che ha avuto - con la maglia gettata a terra - è un segnale".