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Danilo ha parlato dal ritiro del Brasile, raccontando la crescita e il suo ruolo da leader: "Posso dire di essere nel picco fisico, tecnico e mentale della mia carriera e questo si riflette sulle mie prestazioni nella Seleção e con la Juventus. In passato in nazionale sono stato limitato dai problemi fisici, ho saltato due Copa America per infortunio e anche al Mondiale 2018 ho avuto dei problemi. Questa volta sicuramente mi sento molto più preparato che in altre occasioni a dare il mio contributo alla nazionale. Sono felice e cerco di godermi ogni momento. Ogni mattina quando mi sveglio mi dico che è un sogno essere con la  Seleção, cerco di divertirmi e credo che si veda anche nele mie prestazioni". 

LEADER - "È qualcosa che accade naturalmente, accetto bene questo ruolo di leader e cerco di contribuire affinché ci sia una buona intesa in squadra, cercando di far sentire integrati quelli che sono meno abituati a giocare in nazionale e cercando di lavorare, insieme agli altri giocatori, affinché ci sia una buona atmosfera nel gruppo".

COVID - "Noi atleti non siamo insensibili alla sofferenza delle persone. Quel giorno (in cui ha pubblicato il post) avevo perso una persona molto giovane, un amico di Bicas di solo 28 anni (Minas Gerais - città di Danilo) con il quale ho condiviso esperienze fin dalla più tenera età e la cosa mi ha toccato molto. La mia città ha perso molte persone a causa del Covid. Noi giocatori siamo concentrati su quello che dobbiamo fare con la nazionale, ma non ignoriamo la sofferenza che sta vivendo tanta gente in Brasile".